Giovedì 18 settembre 2008 le associazioni dei consumatori in Piazza a Montecitorio e in numerose piazze italiane per difendere il potere di acquisto delle famiglie.
Giornata di lotta contro il caro vita.
I segretari provinciali di Treviso di Cgil (Paolino Barbiero) Cisl (Franco Lorenzon) e Uil (Antonio Confortin): "Vogliamo esprimere solidarietà alle associazioni di consumatori e sostegno all'iniziativa. Invitiamo tutti i lavoratori e i consumatori ad aderirvi e boicottare i prodotti che hanno registrato i maggiori aumenti, adoperandosi affinchè - lo sciopero della pagnotta - abbia successo".
"L'iniziativa nazionale promossa dalle associazioni di consumatori è necessaria e va appoggiata con ogni mezzo. E' ora di farsi sentire perché la continua caduta del potere di acquisto dei salari e delle pensioni, erosi costantemente dall'inflazione che ad agosto si è attestata al 4,1%, costituisce un vero allarme sociale".
Lo hanno detto in un comunicato congiunto i segretari provinciali di Treviso di Cgil, Cisl e Uil, Paolino Barbiero, Franco Lorenzon e Antonio Confortin. "Il governo deve intervenire direttamente con misure atte a fermare la speculazione finanziaria ed il caro carburante hanno continuato Barbiero, Lorenzon e Confortin. Bisogna correggere prima di tutto i comportamenti irresponsabili di alcuni operatori economici che sono causa diretta dell'aumento di prezzo di prodotti alimentari di largo consumo, che più di altri pesano nei bilanci delle famiglie italiane".
"Le proposte avanzate dalle associazioni dei consumatori per fronteggiare il caro vita sono da noi pienamente condivise, hanno aggiunto Barbiero, Lorenzon e Confortin. In particolare quelle di istituire una moratoria di prezzi e tariffe fino a giugno 2009, di costituire un paniere regionale per l'acquisto di beni di prima necessità a prezzi calmierati, di stabilire sanzioni per le scuole e gli insegnanti che non rispettano i tetti di spesa sui libri di testo, di lanciare punti vendita diretta tra produttori e consumatori, di ridurre le accise sui carburanti e di attuare dei recuperi fiscali (in detrazioni e bonus) per almeno 300 euro a famiglia".
" che dia respiro ai consumatori - hanno concluso Barbiero, Lorenzon e Confortin. Regione, Provincia e Comuni dovrebbero in questo senso impegnarsi a non aumentare la tassazione locale, bloccando le imposte determinate dalle scelte politiche delle amministrazioni. Parliamo ad esempio di addizionale Irpef, tassa sui rifiuti, sull'acqua, sul gas, sui trasporti pubblici, sul bollo auto, ecc." Ufficio Stampa