Le Organizzazioni Sindacali invitano i cittadini ad esprimersi al referendum del 26 gennaio.
Fusione Ormelle e San Polo di Piave, i Sindacati per il sì.
I Segretari Generali CGIL CISL e UIL: "Un'occasione da non mancare. Di questo passo si rischia la paralisi dei Comuni:
l'immobilismo ha un prezzo più caro del cambiamento"
"Siamo convinti, dopo adeguato approfondimento, che le fusioni dei Comuni rappresentino un'opportunità e un valore per il territorio e che i vantaggi siano di gran lunga superiori ai problemi e alle difficoltà da superare" hanno sottolineato Giacomo Vendrame, segretario generale della CGIL di Treviso, Franco Lorenzon, segretario generale CISL Belluno Treviso, e Carlo Viel, segretario generale UIL Belluno Treviso.
"La fusione in un unico Comune di circa diecimila abitanti permetterà, infatti, di raggiungere migliori risultati in termini organizzativi e di specializzazione del personale, effettuare una buona programmazione territoriale, avviare la semplificazione burocratica, dare luogo a economie di scala; razionalizzare e ridurre i costi amministrativi, di gestione, e legati alla rappresentanza istituzionale e politica".
"A tale processo non mancano legittime resistenze, spesso legate a preoccupazioni che riguardano il rifacimento dei documenti anagrafici, che invece andranno a regolare scadenza, e la soppressione di una delle due sedi municipali, che resteranno entrambe attive sul territorio. Pochi tuttavia si domandano quanto costa stare fermi e quanto costa non fare nulla hanno aggiunto Vendrame, Lorenzon e Viel in altre parole quanto costa non accettare la sfida del cambiamento? Se non si affronta attivamente la questione, presto o tardi, la si dovrà subire con costi superiori. Non possiamo quindi aspettare passivamente un intervento generale di riordino hanno concluso i rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali - ma dobbiamo cogliere questa reale opportunità partendo dal nostro territorio".