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COMUNICATO STAMPA

Comunicati Segreteria - 17/02/2015

Il Sindacato fa appello alla responsabilità degli amministratori locali: "Modulate l'imposizione fiscale tutelando le fasce deboli".
Riforma del catasto, CGIL: "Si realizzi l'equità fiscale".
Il segretario generale, Giacomo Vendrame: "La semplificazione ha l'obiettivo di cancellare il caos delle rendite generato negli anni. Non diventi occasione per fare cassa".

"Rivoluzione sì, ma con equità fiscale. La riforma del catasto, che aggiorna i valori delle rendite degli immobili, non deve diventare l'ennesima stangata sui cittadini e un modo per fare cassa. L'imposizione fiscale, decisa e modulata dai nostri amministratori locali e legata ai nuovi parametri, dovrà seguire il principio di equità, tutelando le fasce più deboli". Così Giacomo Vendrame, segretario generale della CGIL di Treviso, interviene in merito alle preoccupazioni emerse rispetto ai nuovi criteri di calcolo della rendita catastale, non più sulla base della metratura degli immobili ma sul valore di mercato.

"L'obiettivo annunciato della riforma del catasto è quello di mettere, finalmente, fine al disordine generato negli anni relativamente alle rendite – spiega il segretario generale -. Siamo, purtroppo in una fase che vede un crescente peso fiscale in capo a famiglie e cittadini. Peso però – sottolinea Giacomo Vendrame – che può essere, con senso di responsabilità e giustizia sociale, modulato e calibrato dai nostri amministratori in sede di applicazione delle imposte connesse all'abitazione".

"In questa partita, nel distribuire il carico fiscale – continua Vendrame – trovi espressione e realizzazione il principio di equità. Non sia un'ennesima operazione di cassa senza criterio e non succeda, com'è stato per la tanto odiata Tasi, che si penalizzino i cittadini più deboli, piccoli proprietari e famiglie con redditi bassi. Se questo non avverrà il carico su costoro sarà molto più che proporzionale, specialmente alla luce degli aumenti generali di fisco e del costo della vita. La semplificazione amministrativa – ha concluso Vendrame – deve allora andare di pari passo alla responsabilità degli amministratori e all'equità tra i cittadini".