La protesta del Sindaco di Silea, le reazioni della Cgil trevigiana.
Tricolore ammainato a Silea, Barbiero: "Punto di rottura vicino".
Il segretario: "Problema che va oltre l'Imu e i trasferimenti, c'è un intero Paese che soffre a causa dell'ideologia dell'austerity, ai sindaci va però chiesto di fare fronte comune e di passare dalla mera protesta, anche forte, ad una fase unitaria di proposta".
"La protesta del Sindaco di Silea? E' l'ennesimo segnale che il punto di rottura è molto vicino, anche se io preferirei che Piazza, più che l'Aventino, scegliesse di portare al pubblico più vasto il suo malumore proprio intervenendo alle celebrazioni per la Repubblica". Lo ha detto oggi Paolino Barbiero, commentando la decisione del sindaco di Silea, Silvano Piazza, di non partecipare ai festeggiamenti per il 2 giugno prossimo e di ammainare la bandiera italiana dalla sede del Comune.
"Sono convinto - ha detto Barbiero - che ai rappresentanti delle istituzioni spetti l'onere di un linguaggio e di un comportamento consoni. Questa Repubblica e questo modo di governare devono essere cambiati, ma all'interno della Costituzione e gli strappi da leghismo rosso fanno conquistare il palcoscenico mediatico ma alla fine fanno ottenere scarsi risultati. Alle iniziative di singoli credo si debba preferire una azione concertata e coordinata da parte di tutti gli amministratori locali. Il problema esiste e non riguarda solo l'Imu o i trasferimenti: c'è un cultura di governo che ha ideologicamente assunto l'austerity come unico paradigma, i mercati, la finanza e le banche come stelle polari e che dimentica lo sviluppo e le ragioni della parte del Paese che soffre. Parte che oramai è la netta maggioranza.
Ai sindaci la Cgil di Treviso dice: vanno superate le divisioni, spesso strumentali, e adoperarsi per passare dalla protesta alla proposta".
"Comprendo le ragioni di Piazza anche se sono dubbioso sul metodo - ha proseguito il segretario generale della Cgil provinciale di Treviso - sono le stesse che porteranno Cgil, Cisl e Uil a manifestare insieme il prossimo 2 Giugno a Roma. Sarà la prima volta in cui si assisterà ad una manifestazione sindacale nel giorno della Festa della Repubblica e saremo con la gente per dire che si deve ripartire dai redditi e dal lavoro, che l'Europa è un alibi e che comunque inseguendo le scelte di ottusa rigidità imposte oggi dall'Ue ci potrà essere solo una nuova, peggiore recessione".
"Se Piazza non vuole essere con il Prefetto - ha concluso Barbiero - venga con noi a manifestare a Roma, a portare le ragioni di tanti Sindaci tra i lavoratori, i giovani, i precari e i pensionati, i cittadini che credono in una Repubblica fondata sul lavoro e la giustizia sociale, uomini e donne che, proprio nella giornata della Festa nazionale, chiederanno una profonda inversione di tendenza delle scelte di governo".
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