Allarme del sindacato, migliaia i trevigiani che resteranno senza rimborso fiscale.
Cgil: tassazione sostitutiva al 10%, subito la proroga. Barbiero: "Sacconi fa il furbo: i lavoratori non sono stati informati. E così i soldi resteranno nelle casse dello Stato. Infatti, solo chi presenterà la dichiarazione integrativa entro il 30 settembre potrà essere assoggettato all'aliquota secca che detassa il lavoro straordinario e notturno svolto anche negli anni 2008 e 2009.
Bisogna prorogare la scadenza e liquidare il credito con la dichiarazione dei redditi 2011, e fare urgentemente un avviso comune tra Cgil, Cisl e Uil con le categorie economiche e i consulenti del lavoro"
"Non c'è stata la dovuta informazione sulla detassazione degli straordinari e del lavoro notturno da parte del Governo. Così saranno a migliaia i lavoratori trevigiani che non essendo a conoscenza di questa possibilità non presenteranno entro il 30 settembre la dichiarazione integrativa, e resteranno così esclusi dal diritto." Lo ha detto oggi Paolino Barbiero, segretario provinciale della Cgil di Treviso.
"I lavoratori che svolgono, e che hanno svolto nel corso del 2008 e 2009, lavoro straordinario e notturno hanno diritto ad essere assoggettati alla tassazione separata con imposta sostitutiva a cedola secca dal 10%. Una misura importante per la redditività dell'impresa e per sostenere il reddito dei lavoratori dipendenti. Una possibilità - ha dichiarato il segretario provinciale della Cgil di Treviso - che sta sfumando per migliaia di lavoratori trevigiani, sia della pmi che dei grandi gruppi industriali, che, non essendone a conoscenza non richideranno entro il termine del 30 settembre la dichiarazione integrativa indispensabile per l'assoggettamento all'aliquota fissa."
"Il vuoto di comunicazione appare allora una bieca manovra per mantenere il gettito fiscale da ristornare ai lavoratori nelle casse dello Stato. Per garantire a tutti gli aventi diritto l'ottenimento del recupero dell'imposta maggiormente versata negli anni 2008 e 2009, Sacconi non faccia il furbo, proroghi, invece, subito la scadenza del 30 settembre per la richiesta di rimborsi. Termine - ha continuato Barbiero - che non consente, oltretutto, ne alle aziende di rilasciare le certificazioni necessarie ne ai Caaf di assistere nei tempi previsti i lavoratori nella presentazione delle dichiarazioni integrative relative."
"Inoltre, - ha concluso Barbiero - per superare le complessità burocratiche, i costi e i lunghi tempi d'attesa dei rimborsi, è indispensabile stabilire la possibilità di liquidare il credito e ottenere il rimborso delle maggiori somme trattenute per il lavoro notturno e straordinario svolto nella dichiarazione dei redditi del prossimo anno (mod.730 e unico 2011) e per questo necessario un avviso comune tra Cgil. Cisl e Uil, con le categorie economiche e i consulenti del lavoro che definisca le modalità e i tempi per consegnare ai lavoratori la documentazione utile al recupero di centinaia di euro, che in tempo di crisi sono un ulteriore e indispensabile aiuto alle famiglie."
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