Metalmeccanici i più numerosi, NIDiL la categoria più giovane, nell'area del capoluogo maggiori iscrizioni.
Adesione al Sindacato, CGIL: "72.600 iscritti nel 2014".
Il segretario generale della CGIL di Treviso: Non siamo un'organizzazione di "vecchi" ma lo specchio della nostra società,
gli under 35 rappresentano il 20% degli attivi.
Lo SPI è fondamentale componente del radicamento, anche tra le nuove generazioni, e motore di azione sindacale".
Dando uno sguardo all'anagrafe del Sindacato, tra gli attivi, è la fascia di iscritti tra i 36 e i 55 anni che la fa da padrone con 21.274 iscritti nel 2014, mentre gli over 55 sono 4.723. Rilevante l'adesione anche tra le giovani generazioni: gli iscritti alla CGIL di Treviso con meno di 35 anni sono 6.387, circa il 20% dei lavoratori.
In relazione ai suoi 2.061 iscritti è il NIDiL CGIL la categoria più giovane con una percentuale di under 35 di quasi il 40%.
Come valore assoluto, invece, è la FILLEA CGIL che, con il 25% rispetto al totale complessivo della categoria, conta oltre 1.400 giovani.
Segue la FLAI CGIL con un 24% dei suoi iscritti. Con le più alte percentuali di adesione tra gli over 55, le categorie più "mature" dell'Organizzazione si confermano la FLC CGIL, la categoria dei lavoratori della scuola, con il 33,4% e la FP CGIL con il 25%. Queste due ultime categorie a causa del praticamente nullo turn over del settore, dettato dal blocco delle nuove assunzioni, non raggiungono neppure il 10% degli iscritti under 35.
Per quanto riguarda poi lo SPI CGIL, più di metà delle adesioni, 21.084, rientrano nella fasce d'età 65-79 anni e altri 11.537 tra gli 80 e i 94. I "supernonni" della CGIL della provincia di Treviso, ovvero gli ultranovantacinquenni, sono 446.
Sul territorio della Marca il Sindacato raccoglie un maggior numero di adesioni nel comprensorio del capoluogo (38%), segue il coneglianese (17%), l'area castellana (14%) e di Montebelluna (13%), e per finire, il vittoriese (9%) e l'opitergino-mottense (9%).
La netta e positiva partecipazione alle iniziative e all'azione sindacale dello SPI, che rappresenta i pensionati, è un valore aggiunto e prezioso. Non sono solo la storia di quello che siamo continua Giacomo Vendrame portano con sé un bagaglio di esperienza e sapienza che, anche nei luoghi di lavoro, oggi rischia di andare perduto. Non rappresentano solo la storia della confederazione trevigiana ma, vicini e sensibili alle più ampie tematiche delle comunità e della cittadinanza, costituiscono un veicolo prezioso e fondamentale nell'interlocuzione con le Istituzioni locali e con le diverse componenti della nostra società".
"Questo è quello che siamo conclude Vendrame un mondo composito fondato sul lavoro e sui diritti, realtà territoriale che agisce dentro i mutamenti e gli stravolgimenti in atto, e li interpreta nel segno della salvaguardia e della qualità dell'occupazione, della coesione sociale, dei diritti e della legalità".