La Segreteria Generale di Treviso: "La CGIL attiva nel combattere la cultura del possesso".
Violenza sulle donne, Salogni: "Emergenza sociale"
Maria Grazia Salogni: "Fare informazione, applicare e finanziare la nuova Legge regionale è il primo passo per combattere i fenomeni di violenza sulle donne, sempre più diffusi e acuiti in una situazione di disagio sociale e incertezza conseguente alla crisi economica e occupazionale".
"Solo trascorsi solo pochi giorni da quando, in data 10 aprile 2013, è stata approvata dal Consiglio Regionale Veneto la legge regionale "Interventi regionali per prevenire e contrastare la violenza contro le donne", e oggi ci rendiamo conto, ancora una volta di quanto sia importante legiferare in materia e mettere in campo azioni concrete per prevenire casi drammatici come quello accaduto a Montebelluna". Lo ha detto oggi Maria Grazia Salogni, membro della Segreteria Confederale della CGIL di Treviso con delega alle pari opportunità.
"Un traguardo importantissimo fortemente voluto dai Centri antiviolenza, dalle Associazioni di donne e dalla CGIL che hanno supportato e seguito con attenzione il dibattito in Commissione, partecipando attivamente alla stesura della proposta. Il Veneto, infatti, per quanto riguarda le vittime di violenza, con il 34,3% delle donne che hanno subito violenza almeno una volta nella vita, è al di sopra della media nazionale del 31,2%. E la provincia di Treviso non è difforme dal quadro regionale ha spiegato la Segretaria CGIL la violenza domestica, in particolare, è ancora diffusissima e la più difficile da combattere".
"Troppo spesso le donne diventano le vittime silenziose di una cultura del possesso e del controllo assurda ha sottolineato la Salogni perpetrata quotidianamente sia nel luogo del lavoro sia tra le mura di casa, soprattutto in questo momento di crisi economica e sociale, quando la tensione è altissima. Possiamo dire che ci sia una vera emergenza sociale che si accompagna ai fenomeni legati alla crisi occupazionale e alla precarietà, e che acuisce e s'aggiunge alle forme di violenza".
"Questa è una legge che mancava in Veneto e che finalmente riconosce il fenomeno della violenza sulle donne e la necessità di promuovere e favorire, finanziando le loro attività, l'attivazione di centri antiviolenza, di case rifugio e di case di secondo livello come luoghi dedicati alle donne che vivono situazioni di violenza. Ma prima di tutto è indispensabile che la nuova Legge regionale trovi applicazione sul territorio. Bisogna fare informazione ha aggiunto la Salogni arrivare alle donne, per rassicurarle e far conoscere gli strumenti e gli spazi a loro disposizione per tutelarsi, difendersi dai soprusi e non avere più paura di denunciare le violenze, qualsiasi esse siano. Per non leggere più sui giornali di casi drammatici e distruttivi come quello avvenuto questa settimana a Montebelluna".
"La CGIL di Treviso ha concluso Giacomo Vendrame, segretario generale CGIL di Treviso - è parte attiva nella battaglia quotidiana contro la violenza alle donne partecipando attivamente alle Associazioni e Sportelli di donne e per le donne che hanno questa finalità, e vuole promuovere le stessa sensibilità nelle istituzioni del territorio con una continua collaborazione con i vari comitati e commissioni di parità già presenti ed operativi".