Cgil Cisl e Uil ai parlamentari trevigiani: "Intervenite in difesa dell'occupazione e dell'impresa".
Agevolazioni alle assunzioni, Sindacati e Artigiani contro lo stop.
"Si consuma una grave ingiustizia nei confronti dei lavoratori licenziati dalle pmi.
Se non si ripristinano gli incentivi s'innesca una bomba nel nostro tessuto produttivo"
"Contrari allo stop agli sgravi contributivi per assumere i licenziati".
"Invece di aiutare le piccole e medie imprese trevigiane, quelle con meno di 15 dipendenti, schiacciate dalla crisi economica, dalla riduzione degli ordinativi e dalla mancanza di credito bancario, il Governo ha deciso di non ripristinare la dotazione finanziaria per coloro che decidono di assumere lavoratori licenziati iscritti alla cosiddetta piccola mobilità hanno spiegato i segretari generali della CGIL di Treviso, Giacomo Vendrame, della CISL Belluno Treviso, Franco Lorenzon, e della UIL Belluno Treviso, Carlo Viel.
La Legge di Stabilità 2013 non si limita dunque a non prorogare la possibilità di iscrizione nelle liste di mobilità per i lavoratori licenziati per giustificato motivo da aziende di piccole dimensioni ma, soprattutto, non ha rifinanziato gli incentivi a favore dei rapporti di lavoro riferiti a questi lavoratori. Per di più l'Inps sta chiedendo indietro alle imprese che nel corso del 2011 e 2012 hanno avuto il coraggio di assumere nuovi dipendenti, pescando nelle liste di mobilità dei Centri per l'Impiego, gli incentivi ricevuti (190 euro al mese per 12 mesi per le assunzioni a tempo indeterminato e per un massimo di 6 mesi per le assunzioni a tempo determinato".
"Chiediamo pertanto ai parlamentari trevigiani di tutti gli schieramenti di evitare il consumarsi di un'ingiustizia nei confronti dei lavoratori usciti dalla piccola impresa artigiana, penalizzati rispetto agli iscritti alle liste di mobilità Legge 223/91 coperti dagli ammortizzatori sociali. E di contrastare provvedimenti come questo che rischia di alimentare ulteriormente il generale senso di incertezza tra la classe imprenditoriale trevigiana. Invece concludono Vendrame, Lorenzon e Viel vanno assolutamente trovati i fondi non solo per rifinanziare ma per rafforzare uno strumento che funzionava e che dovrebbe restare attivo almeno sino all'entrata in vigore di una riforma complessiva degli incentivi alle assunzioni".