1) Segretario Barbiero, come era il mondo dell'economia trevigiana quando lei è diventato segretario e com'è oggi che lascia?
Beneficiavamo ancora della fase di crescita e dei rimbalzi economici positivi dei primi anni dell'euro. Allora l'asticella dell'occupazione
ai aggirava intorno al 60% mentre quella della disoccupazione si muoveva fisiologicamente tra il 2 e il 3%.
In quel periodo abbiamo avuto una forte ondata di manodopera migrante e il fenomeno delle delocalizzazioni nei paesi in via di sviluppo.
Riuscivamo a gestire le riorganizzazioni industriali grazie a compensazioni occupazionali tra un settore e l'altro.
Allo stesso tempo si riusciva ancora a portare avanti accordi aziendali in grado di ridistribuire aumenti salariali.
Oggi, invece, la recessione ci ha messo con le spalle al muro: disoccupazione al 7% oltre 7mila licenziamenti all'anno in provincia,
centinaia di crisi aziendali con relative aperture di casse integrazioni e una media di 300 fallimenti in dodici mesi.
La CGIL che lascio deve continuare a stimolare un dibattito, tra le categorie economiche e le istituzioni locali ma anche tra l'opinione pubblica, e una ricerca che si traduca in azioni concrete e condivise di quanto sottoscritto negli accordi territoriali con Confindustria,
Confcommercio e gli Artigiani della Marca, e allargando questa visione alla cooperazione sociale, all'agricoltura e all'edilizia.
2) Unindustria e associazioni di categoria hanno speso belle parole per lei: ma la Cgil non era "nemica" dei padroni?
Non ho mai ragionato con la categoria del "nemico" ma con quella dell'intelligenza e dell'onestà rispetto a quella della stupidità e della furbizia. In questa fase o si costruisce un'alleanza tra produttori oppure quelli che chiamiamo poteri forti anche in questo territorio continueranno "a farla da padroni". È altresì chiaro che il conflitto d'interessi tra lavoratori e impresa continuerà ad esistere, ma il nostro compito non è quello di alimentarlo ma di trovare nuovi spazi di ridistribuzione della ricchezza, valorizzando il lavoro in tutte le sue componenti.
3) Il rapporto con Cisl e Uil?
Sebbene non siano mancati in questi anni momenti di tensione, spesso dettati da situazioni nazionali più che da dinamiche locali, complessivamente il rapporto con Cisl e Uil è stato ed è molto positivo. È un rapporto schietto e anche confidenziale che guarda agli interessi della provincia, dove siamo riusciti a far prevalere il tratto unitario della rivendicazione sindacale.
4) Le aziende della Marca chiudono a rotta di collo... Nordest destinato al terziario?
O il manifatturiero si salverà solo con i prodotti di alta gamma? La discussione su old economy e la new economy ha fatto il suo tempo
e anche i suoi danni. La provincia di Treviso ha un tessuto economico, sociale e culturale cresciuto con il manifatturiero. Quel manifatturiero che ci farà uscire prima e meglio dalla crisi solo se sarà in grado di incorporare le innovazioni nate con lo sviluppo del terziario nella filiera produttiva e di offrire opportunità occupazionali e professionali alle nuove generazioni di lavoratori, coniugando così i saperi tecnici e culturali a quelli dell'esperienza e del saper fare. Immettendo sul mercato prodotti meno esposti alla competizione con i pvs ma con un margine maggiore di redditività, che ci consenta di recuperare punti di Pil.
5) Barbiero allo Spi Cgil... dicono che senza i pensionati i sindacati perderebbero tesserati a rotta di collo...
Allo SPI aprirò una grande campagna di proselitismo tra i 250mila pensionati della Marca, per farli contare di più all'interno dell'azione di contrattazione sociale che portiamo avanti con la Provincia, con i Comuni, con le multiutilities, con le ULSS e con le case di riposo, avendo l'obiettivo di tutelare le pensioni più basse dall'erosione che prezzi, tariffe e la compartecipazione alla spesa sociale determina sulla tenuta del potere d'acquisto. Inoltre, i pensionati nelle loro famiglie vivendo il dramma dei figli cassaintegrati, disoccupati o precari e si impegneranno ancora di più nel sostenere le categorie e la confederazione nel fare nuovi iscritti tra gli attivi.
6) Barbiero, in molti vorrebbero vederla candidato sindaco di Treviso...
Candidati Sindaci a Treviso ce ne sono già troppi
mancano, invece, programmi di coalizione in grado di delineare le priorità, i relativi progetti e la sostenibilità economica per conseguire i risultati. Grazie al ruolo di prestigio affidatomi allo SPI incontrerò volentieri il prossimo Sindaco di Treviso per far si che la qualità della contrattazione sociale in questo Comune diventi una buona pratica e faccia da modello anche per le altre realtà municipali della Marca.
7) Un appello alle associazioni di categoria di fronte al dramma della disoccupazione.
Uniamo le forze, mettiamo insieme la strategia e in pratica i recenti accordi sottoscritti con le associazioni di categoria per sbloccare i vincoli che imbrigliano la politica del credito, sosteniamo il progetto di aggregazione dei Comuni, di eliminazione delle sovrastrutture e di quegli enti inutili, così da riversare risorse su progetti occupazionali e di sviluppo sostenibile che migliorino la produttività del sistema-territorio. Un ruolo propulsore deve ricoprirlo oggi più che mai la Camera di Commercio di Treviso, investendo tutte le risorse a disposizione, anche quelle accantonate per altre partite, per affrontare i problemi dell'economia e dell'occupazione.
8) Ricollocare i licenziati over 40 e 50, è davvero possibile senza che scivolino in una fascia di lavoro sottopagato?
La ricollocazione ormai, a seguito della riforma pensionistica, la dobbiamo prevedere anche per gli over 60. E questo lo si può fare non solo attraverso la riqualificazione ma soprattutto se le imprese e le loro associazioni di rappresentanza saranno in grado di trasformare i modello produttivi e organizzativi rendendoli funzionali a mantenere nel ciclo produttivo anche i lavoratori che devono lavorare fino a 67 anni di età, utilizzando l'ultimo periodo di lavoro nell'affiancamento dei giovani lavoratori.
9) Giovani e lavoro, dia loro un consiglio, a parte quello di emigrare.
A quelli che non hanno l'opportunità di trovare lavoro all'estero mi sento di dare due consigli: il primo è cercare occasioni di lavoro anche durante il periodo scolatico; il secondo di misurarsi con esperienze lavorative anche diverse dai percorsi di studio al fine di entrare quanto prima nel mercato del lavoro, vivendolo come un arricchimento del saper fare da spendere in aggiunta ai propri traguardi scolastici.
10) Barbiero, cosa si augura per le elezioni politiche e quelle amministrative a Treviso?
Per le politiche mi auguro che ci siano candidati non catapultati da Roma, in grado di avere capacità di governo e che siano conoscitori del territorio e della nostra società, moralmente integri, senza conflitti di interessi e altri incarichi. Certo vale anche per le amministrative di Treviso
tanto più che è necessario mandare in soffitta la lunga stagione Gentilini-Gobbo con un programma di centro-sinistra che riporti il capoluogo ad essere quella bella città, aperta e capace di valorizzare il proprio patrimonio sociale, culturale, economico e ambientale.
Paolino Barbiero, segretario generale Cgil provinciale Treviso