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COMUNICATO STAMPA

Comunicati Segreteria - 31/10/2013

Il Sindacato punta il dito contro la Regione assente nella gestione della crisi strutturale.
Electrolux, Vendrame: "Rischio che diventi un'altro caso di un suicidio di massa del nostro sistema economico e produttivo"
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Il segretario generale: "Servono strategie anticicliche che rivedano i modelli economici complessivi a livello di area vasta. La Regione Veneto, coinvolgendo il Governo e tutti gli attori locali, deve fare da regia a nuove politiche industriali territoriali".

"Se i drammatici numeri si concretizzeranno saremo di fronte oltre ad una nuova emergenza occupazionale e all'ennesima perdita di una importante azienda del territorio, ma anche a quello che possiamo definire un suicidio di massa del nostro sistema economico, inerme di fronte alla crisi strutturale che sta spazzando via decine di migliaia di posti di lavoro, modelli produttivi, competenze, ricchezza".
Lo ha detto oggi Giacomo Vendrame, segretario generale della CGIL di Treviso, intervenendo relativamente ai nuovi esuberi annunciati da Electrolux e accusando l'inerzia del sistema territoriale e in particolare delle istituzioni.

"In questi anni come sindacato non siamo ancora riusciti a far comprendere a tutto il sistema locale, in particolare alle istituzioni, che questa crisi necessità di politiche straordinarie: una diversa concezione dell'intervento pubblico, un nuovo modo di fare impresa, una maggiore programmazione di medio lungo periodo – ha dichiarato il segretario generale delle CGIL di Treviso - a questa stagnazione, infatti, non si esce con l'ordinario, con azioni spot, ma solo predisponendo da subito un percorso per ricostruire il sistema produttivo del nostro territorio".

"Dobbiamo interrogarci a livello politico ed economico di area vasta e attuare immediatamente strategie anticicliche, che combattano il devastante svuotamento delle nostre aree produttive, artigiane e industriali.
In questa drammatica situazione non è indispensabile solo l'intervento del Governo, richiamato anche dal presidente Zaia. È proprio la Regione Veneto, in sinergia con il Friuli, che deve immediatamente assumersi responsabilmente il ruolo di regia e di indirizzo di politica industriale territoriale. Una latitanza che oggi ha provocato già troppe vittime – ha tuonato Vendrame – la Regione deve essere in testa alla programmazione, insieme alle altre istituzioni locali, e con il coinvolgimento di tutti gli attori del territorio, parti sociali, rappresentanti del mondo produttivo e del credito".