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COMUNICATO STAMPA

Comunicati Segreteria - 20/12/2011

Barbero: su di noi polemiche ad arte, i privilegiati stanno altrove. ICI, la Cgil pubblica i dati di quanto pagato in dieci anni.
Per le strutture di proprietà in provincia versati in dieci anni oltre 100 mila euro.
Il segretario: "Noi nella legalità e senza guarentigie, chi dice il contraria sbaglia di grosso. In sindaci leghisti incitano a non pagare l'Imu? E' eversione, intervengano i prefetti".
"Si sono fatte tante polemiche inutili: tutte le strutture sindacali della Cgil pagano regolarmente l'Ici secondo la legislazione vigente. E si tratta di somme che possono tranquillamente essere attestate".

Lo ha detto oggi Paolino Barbiero, segretario generale della Cgil provinciale di Treviso, che ha aggiunto: "quando si parla o sparla di privilegi e privilegiati si guardi altrove, non in direzione delle organizzazioni che operano per gli interessi e i diritti dei lavoratori". Barbiero ha commentato in questo modo i dati forniti oggi dalla Camera del Lavoro di Treviso relativamente agli importi Ici regolarmente pagati negli anni dal 2002 al 2011 e relativi agli immobili di proprietà del sindacato in provincia di Treviso.

Nel complesso, considerando le diverse sedi possedute (a Castelfranco, Conegliano, Mogliano, Montebelluna, Oderzo, Roncade, Treviso, Vittorio Veneto e Onè di Fonte) solo negli ultimi 10 anni la Cgil ha versato 101.975,15 euro di Ici.
A farla da padrone Treviso, con 43.493,55 euro, seguita da Conegliano (17.803,74 euro), Montebelluna (11.101,83 euro), Oderzo (8.570,24 euro), Vittorio Veneto (5.905,2 euro), Mogliano (4.822,6 euro), Roncade (2.594,04 euro) e Onè di Fonte, dove l'Ici è stata pagata la prima volta nel 2011 per un importo di 172 euro.

"Da tempo – ha detto Barbiero – si è stretto intorno al sindacato, e non solo alla Cgil, il cappio di una gogna pseudo mediatica costruita senza fondamento, basti pensare alle polemiche relative ai servizi offerti dai Centri di Assistenza Fiscale, che garantiscano a tutti, anche a chi non può pagarsi le salate tariffe dei commercialisti, servizi fiscali di alta qualità. Chi cerca di ricomprendere il sindacato nella casta dei furbetti italiani a cui vengono immeritatamente garantite posizioni di ingiusto favore si sbaglia di grosso. Ed è solo gente che cerca di pulire la propria bocca sporcando quella degli altri. Noi pubblichiamo i dati, ad esempio quelli relativi all' Ici e lo facciamo con senso di responsabilità e con limpidezza.
Altri possono fare lo stesso?".

"Quanto agli appelli della Lega contro l'Imu e alla millantata disobbedienza dei sindaci, vorrei ricordare che non rispettare le leggi costituisce reato. Si tratta di eversione.
Non esiste l'obiezione di coscienza fiscale: Gobbo e Da Re si mettono fuori dal recinto delle istituzioni, intervengano i prefetti. Perché un conto è battersi perché òle tasse non colpiscano i più deboli, e questa è la battaglia fatta dal sindacato, altro è incitare all'evasione. I padani si mettano una mano sulla coscienza: le casse vuote degli enti locali piangono a causa delle pessime poltiche praticate negli ultimi due anni dal governo di cui loro erano uno degli azionisti di maggioranza. E' la Lega che ha tradito il federalismo e che ha tradito gli enti locali, lasciando le autonomie senza denaro e facendo aumentare la pressione fiscale reale a livello territoriale. Chi ha messo l'addizionale Rca auto al massimo? Monti o Muraro?".

"Contrariamente ad altri – ha concluso il segretario della Camera del Lavoro di Treviso – noi non facciamo "passi in avanti", non ci dichiariamo "possibilisti", non facciamo "aperture" sul pagamento dell'Ici: la paghiamo e basta, come è giusto che sia, come prescrive la norma e come hanno precisamente indicato numerose sentenze della Corte di Cassazione. Non siamo quelli dei privilegi, non siamo quelli delle immunità, non siamo quelli delle pensioni d'oro e degli stipendi ancora più dorati, né quelli delle autoblù.
Il sindacato vive nella legalità con il denaro dei suoi iscritti, non è casta ma strumento indispensabile di democrazia e per la difesa dei diritti".

Ufficio Stampa