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COMUNICATO STAMPA

Comunicati Segreteria - 01/04/2015

La CGIL denuncia l'assenza della Regione nel programmare la riorganizzazione delle funzioni della Provincia.
Esuberi Provincia, CGIL: "Subito un tavolo provinciale".
Il segretario generale, Giacomo Vendrame: "I lavoratori non possono aspettare il voto di maggio per sapere se avranno ancora un lavoro e dove. Parta dal territorio un ragionamento di sistema per governare processi di mobilità interna alla PA, al fine di garantire occupazione e servizi".

"L'eventuale riassorbimento degli esuberi del Sant'Artemio all'interno del Tribunale di Treviso è un'idea che in tempi non sospetti il Sindacato ha già chiaramente espresso ed esplorato insieme al presidente Aurelio Gatto. È doveroso ragionare attorno a un tavolo provinciale in merito a queste forme di mobilità interna alla Pubblica Amministrazione, al fine di garantire l'occupazione dei dipendenti della Provincia e mantenere se non implementare i servizi ai cittadini". Secca la posizione di Giacomo Vendrame, segretario generale della CGIL di Treviso, che va dritto al sodo e dà valore alla discussione aperta ieri dal procuratore Dalla Costa e ripresa dagli organi di informazione locale.

Per il segretario della CGIL di Treviso "Questa è una partita che va giocata sul territorio, un percorso che si deve costruire non solo con il Tribunale ma con i diversi enti della Marca, molti oggi a soffrire di carenze di personale, per fare sistema e creare nuovo valore. Un processo – ha continuato Giacomo Vendrame – al netto della grave e irresponsabile assenza di programmazione della Regione Veneto, che va governato nella sua complessità aprendo un tavolo provinciale con tutti i soggetti istituzionali e le Parti Sociali".

"Sul piatto ci sono posti di lavoro ed efficienza della macchina amministrativa – conclude Vendrame – non possiamo certo attendere i comodi dei politici, i lavoratori non possono aspettare il voto di fine maggio per sapere se avranno ancora un lavoro e dove lo svolgeranno. Muraro faccia ancora il presidente della Provincia, risponda alla chiamata di Via Verdi e convochi subito il tavolo provinciale".