Il Sindacato attacca la Regione: "Nuove incertezze e ancora sprechi a danno dei cittadini".
Stop alla fusione Villorba-Povegliano, CGIL: "Giochi di potere".
Il segretario generale, Giacomo Vendrame: "Tappata la bocca ai cittadini. Questa è la Lega delle lotte intestine e degli interessi di parte. Basta una cenerentola della politica per bloccare un processo reale di ammodernamento e semplificazione amministrativa.
Intervenga Zaia convocando la commissione regionale in sessione straordinaria".
"Questa è la Lega delle autonomie e dei popoli, al di fuori dei meccanismi della più bassa politica direi di no, questa è la lega delle lotte intestine, degli sprechi, degli interessi di parte e di partito attacca Giacomo Vendrame la Lega "di palazzo" che di fatto distrugge il lungo lavoro progettuale e trasversale fatto finora, tappando la bocca ai cittadini di Villorba e di Povegliano che non potranno così esprimersi sulla fusione dei propri Comuni e dunque sulla gestione stessa del territorio".
"C'era in piedi un processo reale ha sottolineato Vendrame fatto di posizioni diverse e che portava democraticamente alla scelta referendaria, stando dentro i tempi per l'eventuale rinnovo amministrativo e il primo voto nel Comune unico. Ma siamo alle solite, ai soliti giochi di potere ai quali i leghisti ci hanno ormai abituati da tanto troppo tempo. Sono bastate le pressioni di qualche esponente di spicco, di qualche cenerentola della politica, a bloccare il tutto, alla faccia dei percorsi intrapresi dagli amministratori del suo stesso partito e, soprattutto, dei cittadini che non solo non potranno decidere per se stessi ma continueranno a pagare due sindaci, due giunte, due consigli comunali, due apparati amministrativi e non godranno ancora di tutti quei vantaggi messi in campo dallo Stato centrale per i Comuni che si fondono, tra i quali lo sforamento del Patto di Stabilità, tanto odiato dagli amministratori leghisti"."E per fortuna ha concluso Vendrame - che lo stesso Zaia non più di due settimana fa ha dichiarato che è necessario arrivare a 150 Comuni nella nostra regione, perché è questa la dimensione numerica che, attraverso il piano di riordino territoriale, porterà ad avere un sistema gestionale complessivo degli enti locali efficaci, di cui beneficeranno i cittadini. Se Zaia non interverrà subito convocando in sessione straordinaria la commissione regionale di questi ambiziosi progetti rimarrà solo aria fritta e altrettanta amarezza per gli sforzi già fatti".