Immagine di copertina

COMUNICATO STAMPA

Comunicati Segreteria - 23/11/2012

Il Sindacato con studenti e insegnanti della Marca.
Proteste studentesche, CGIL: "La politica sappia ascoltare".
Vendrame
: "Le scelte del Governo abbassano l'offerta formativa della nostra scuola pubblica e aumentano le disuguaglianze sociali. Per crescere cittadini con pieni diritti e possibilità di scelta bisogna ridare valore alla scuola e alle professionalità impiegate nella formazione".

"Monta la protesta degli studenti. C'è chi dice sia la solita "ribellione" d'autunno, ma dopo un anno come quello che abbiamo passato, oggi la mobilitazione studentesca ha una connotazione diversa, e il malcontento non riguarda solo loro ma anche tutto l'organico scolastico e quella parte della società che chiede dei cambiamenti per un futuro migliore". Lo ha detto oggi Giacomo Vendrame, segretario generale della CGIL di Treviso, esprimendo solidarietà verso la protesta studentesca.

"Non è un caso, infatti, che la mobilitazione spontanea che in queste ore sta attraversando i territori della Marca, nel capoluogo, e in tutto il Paese, avvenga i giorni precedenti allo sciopero e alla manifestazione degli insegnanti di sabato prossimo. Insegnanti che sfileranno a Roma e nelle altre grandi città d'Italia per esprimere la forte contrarietà nei confronti delle scelte del Governo che hanno come inevitabile conseguenza l'irreversibile declino della scuola pubblica italiana, oltre a svilire ulteriormente le professionalità di chi nella scuola e per la scuola lavora. Le lotte degli studenti e dei docenti – ha spiegato il segretario provinciale - pongono la necessità di cancellare le politiche di austerità che hanno assestato un altro duro colpo alla qualità dell'offerta formativa e che stanno allargando le disuguaglianze e umiliando un'intera generazione che viene così esclusa dal lavoro e del diritto allo studio".

"Ma a questa prospettiva gli studenti non si rassegnano, come succede tristemente a tanti precari e inattivi solo di pochi anni più grandi di loro, e vogliono giustamente avere un ruolo nel processo di cambiamento così necessario al Paese. Per questo – ha continuato Vendrame - dobbiamo ascoltarli ed essere testimoni e portavoce delle loro istanze. Con la loro protesta stanno domandando alla politica la possibilità di fare scelte e di avere un futuro dignitoso, la possibilità di portare avanti un progetto di vita fondato su una buona formazione scolastica oggi, e professionale domani, per essere competitivi e allo stesso livello dei loro coetanei europei".

"La politica deve ascoltarli, con molta attenzione, e dare risposte ai loro interrogativi in merito a questa scuola pubblica, che rappresenta un investimento strategico sul loro futuro, in merito alla qualità del lavoro che gli attende e relativamente ad una società che sia in grado di crescere cittadini completi e non "limitati". Solo se questa classe politica saprà capire e avrà la capacità di vedere quanta maturità e consapevolezza c'è nella protesta degli studenti, e quanta vitalità e speranza ci sia nelle loro proposte, superando responsabilmente le conflittualità partitiche ed elettorali, si potrà avviare un percorso comune in grado di ridare valore alla scuola italiana.
E questo – ha concluso Vendrame -vuole essere un richiamo anche per gli studenti: evitate strumentalizzazioni e, in particolare, aborrite forme di violenza che pochi facinorosi mirano a portare all'interno della vostra protesta civile".

Ufficio Stampa
Per ulteriori informazioni Hobocommunication Tel 0422 582791