Barbiero: "Bisogna permettere alle forze di polizia di fare il loro lavoro per garantire l'ordine".
Nuova Questura, Silp: "Parcheggi inadeguati e costosi".
Gagliardi: "Amministrazione sorda, indifferenza verso la questione sicurezza della città. Il personale della Questura non può subire costi aggiuntivi per svolgere il proprie delicato e fondamentale compito".
"Inammissibile è l'indifferenza dell'Amministrazione Comunale di Treviso verso il personale di polizia e le necessità operative degli uffici investigativi della Questura per garantire la sicurezza ai trevigiani".
Questo il duro commento di Giovanna Gagliardi, segretaria del Silp Cgil di Treviso, a denunciare la mancata risposta del Comune alle ripetute richieste, non ultima quella formalizzata dal questore Damiano, di mettere a disposizione dei dipendenti della Questura spazi adeguati e gratuiti, riservati e delimitati, per la sosta delle auto nella nuova sede della cittadella Appiani.
"La sordità dell'Amministrazione Comunale nei confronti degli organi di Polizia rappresenta un'indifferenza inammissibile verso la questione sicurezza della città di Treviso. In ogni sede ha spiegato la segretaria del Silp trevigiano - le Questure hanno sempre trovato adeguati parcheggi riservati al personale per far fronte alle esigenze di operatività legate alla turnazione sulle 24 ore, le ragioni di sicurezza connesse a determinati impieghi investigativi, le chiamate in emergenza anche in tempo di notte o nelle giornate festive che possono riguardare anche numeri non trascurabili di dipendenti, e non ultima per evitare possibili ritorsioni sui mezzi che altrimenti rimarrebbero alla mercé di chiunque.
Oggi invece ha detto la Gagliardi - nella sede della nuova Questura l'incognita parcheggi è drammatica. I pochi e incustoditi parcheggi riservati sono aperti dalle 7:00 alle 23:00 e non durante i giorni festivi; è evidente che la Polizia la domenica non chiude, anzi spesso vede aumentare gli impegni istituzionali relativi al soccorso e all'ordine pubblico, e all'attività di polizia giudiziaria.
Una condizione questa assolutamente incoerente con le modalità e gli orari del personale di polizia.
In alternativa agli stalli riservati l'Amministrazione propone un abbonamento mensile di 25,80 euro al mese da pagare anche durante il periodo di ferie, di malattia o in missione fuori sede per non pagare dai 4,80 ai 7,20 euro al giorno. Una sorta di ulteriore tassa sul lavoro dei poliziotti e un costo aggiuntivo di 309,60 euro anni a carico delle loro famiglie. Tutto questo a sommarsi al blocco degli stipendi e lo slittamento del rinnovo contrattuale a tutto il 2014".
"Tale situazione ha continuato la Gagliardi - rappresenta un ulteriore disagio che va a incrementare i numerosi tagli che in questi ultimi anni hanno colpito la categoria, notevolmente penalizzata anche dalla recente manovra finanziaria dell'attuale Governo. Si pensi solo che sui 9 veicoli adibiti a volanti, compresi quelli del Commissariato di Conegliano, ad oggi ben 5 sono fermi in riparazione per mancanza di fondi. E dei 4 in servizio 24 ore su 24 alcuni superano i 200mila km di percorrenza".
"È opinione del Sindacato ha aggiunto Paolino Barbiero, segretario provinciale della Cgil di Treviso - che anche sulla questione parcheggi, che può sembrare ma non è di trascurabile importanza vista la delicatezza dell'attività svolta, gli interessi privati vengano messi al primo posto rispetto agli interessi di sicurezza e ordine pubblico della collettività. Si dimostra una profonda distanza e una disarmante indifferenza di questa Amministrazione al principio sancito dall'art.24 della legge 121/81, legge che pone al primo posto tra i compiti istituzionali della Polizia di Stato l'esercizio delle proprie funzioni al servizio di istituzioni democratiche e al servizio dei cittadini, per la tutela e l'esercizio dei diritti di libertà dei cittadini della Repubblica".
"Un ribaltamento completo rispetto alla centralità che la questione sicurezza ha assunto nel corso della scorsa campagna elettorale ha concluso Barbiero - sentita come priorità assoluta, da gestire con un aumento progressivo delle risorse e maggiore presenza sul territorio delle forze dell'ordine.
Quello che in definitiva si chiede non è un privilegio ma un gesto concreto di attenzione e di testimonianza nei confronti di chi è costantemente chiamato a garantire la sicurezza di tutti i cittadini, senza differenza alcuna e, nel continuare a fare ciò, si vede progressivamente mutare in peggio le condizioni di lavoro, il tutto legato ad una serie di decisioni nelle quali l'aspetto economico non è certo l'ultimo dei motivi che hanno messo in moto il complesso progetto".
Ufficio stampa