Voto alla Camera, torna la protesta della Cgil.
Decreto crisi alla camera, giovedì manifestazione in Piazza.
Maxi schermo e sit in contro il provvedimento.
Barbiero: "Con la gente a chiedere le dimissioni dell'esecutivo, questo decreto è ingiusto con lavoratori e pensionati. Una nuova, grande manifestazione, a cui invitiamo tutta la cittadinanza, da concludere con un brindisi, di festeggiamento o propiziatorio alla caduta del governo Bossi-Berlusconi"
Paolino Barbiero, segretario generale della Cgil provinciale, annuncia così la manifestazione organizzata in Piazza dei Signori giovedì mattina, a partire dalle ore 9, in occasione del voto alla Camera sulla manovra finanziaria.
"Come avvenuto per lo scrutinio al Senato - ha detto Barbiero - saremo a manifestare anche in concomitanza con quello alla Camera, per protestare contro un decreto iniquo, che impoverisce i lavoratori e i pensionati, che fa pagare tutto il risanamento del Paese alla gente normale, difende l'interesse delle grandi ricchezze e degli evasori fiscali e taglia ideologicamente i diritti contrattuali. Diciamo no ai tagli ai servizi, no all'inasprimento della tassazione sui consumi e sì alla patrimoniale, ad un prelievo di solidarietà che parta al di sotto del limite di reddito fissato dall'esecutivo, sì ad una vera lotta e non aleatoria all'evasione fiscale".
"L'operazione di riduzione del reddito e risistemazione dei nostri conti - ha proseguito il segretario generale della Camera del Lavoro - può essere anche una occasione per fare dell'Italia un paese più giusto e onesto".
"Quella di Treviso - ha concluso Barbiero - sarà la più importante manifestazione in Veneto, con la presenza massiccia non solo di uomini e donne del sindacato ma anche di tanti lavoratori e gente comune. Quando abbiamo protestato in piazza contro il voto al Senato tante persone si sono avvicinate, hanno chiesto più informazioni sulle proposte della Cgil, ci hanno manifestato non solo il sostegno ma anche una vasta preoccupazione. E' con i cittadini e per i cittadini che la Cgil scende in campo.
Alla fine vogliamo invitare tutti ad un brindisi: alla caduta del governo, se il parlamento avrà un sussulto di dignità e decenza e boccerà questa manovra sbagliata e ingiusta.
O beneaugurante, perché le lacrime e sangue chieste da Bossi e Berlusconi alle famiglie e il loro continuare a fare gli interessi dei grandi patrimoni e degli evasori meritano soltanto la gioiosa, ferma e decisa richiesta di dimissioni subito".
Ufficio stampa