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I cattolici trevigiani dall’antigiudaismo alla solidarietà, 6 aprile ore 17

Comunicati Segreteria - 05/04/2023

L’appuntamento promosso da CGIL e ISTRESCO avrà luogo all’Auditorium di via Dandolo a Treviso

I cattolici trevigiani dall’antigiudaismo alla solidarietà, 6 aprile ore 17

Storie di fuga e persecuzione ma anche di accoglienza e complicità a cura di Lucio De Bortoli e Francesca Meneghetti

Chiara Scinni, presidente dell’ISTRESCO, conduce l’incontro con gli storici Lucio De Bortoli e Francesca Meneghetti dal titolo “I cattolici trevigiani dall’antigiudaismo alla solidarietà”, in programma giovedì 6 aprile alle ore 17 in Auditorium di via Dandolo a Treviso e promosso dalla CGIL nel quadro del progetto Storia-Memoria-Legalità.

L’appuntamento vede al centro lo studio e la riflessione racchiuse tra le pagine del secondo numero del 2022 della rivista di storia contemporanea “Venetica” a firma dei due storici e intitolate “Ebrei stranieri in Veneto. Storie di fughe e internamento (1933-43)”.

Un tema cruciale, quello dell'antigiudaismo della Chiesa, testimoniato in molti articoli della stampa cattolica e che impegna da decenni gli storici. Delle motivazioni sociali ed economiche del pregiudizio contro gli ebrei alimentato da preclusioni culturali, fino al tragico epilogo nella Shoah, ne parlerà Lucio De Bortoli. Negli anni tragici della guerra, tuttavia, nel trevigiano si adoperarono per nascondere e cercare di salvare i perseguitati, alcuni coraggiosi uomini di chiesa, animati da spirito di fratellanza e sentimenti di pietà. Francesca Meneghetti traccia la storia di questi Giusti perché anche la città di Treviso, nell'incerta realtà del periodo più buio e tragico del ‘900, nascondeva persone in fuga dalla persecuzione nazifascista. Arrivati da lontano, sparsi tra conventi e case di contadini, gli ebrei in fuga, oltre al loro destino, condivisero anche le angosce e i dolori dei trevigiani in quei terribili mesi di guerra. Nel 1943, alcune famiglie ebree originarie della Germania e rifugiatesi inizialmente in Francia arrivarono a Firenze, sperando in un rifugio più sicuro. Aiutati dal cardinale Elia Dalla Costa, le donne e i bambini vennero alloggiati in strutture religiose, mentre non andò a buon fine il tentativo di salvataggio per i mariti e i padri che vennero catturati. Proseguirono l'incerto e pericoloso cammino fino a Treviso, sotto l’ala protettrice di don Giovanni Simioni e di don Angelo Dalla Torre. Così le vicende delle donne in fuga e dei loro figli si intrecciarono con la sorte della comunità trevigiana condividendone i pericoli e la precarietà imposta dalla guerra. A uno dei più giovani, Louis Goldman, rifugiato in Israele alla fine del conflitto, famoso fotografo negli Stati Uniti, si deve la testimonianza del terribile bombardamento del 7 aprile 1944. Dopo tanti anni, Goldman, ormai uomo maturo e di successo, sentì il bisogno di condividere il suo bagaglio di ricordi fatti di ansia, paura, dolore, amicizia, fiducia, riconoscenza e di ringraziare i tanti Giusti che aveva trovato nel suo cammino. E dal suo libro Amici per la vita, verranno lette le pagine che raccontano gli spaventosi minuti del bombardamento e le ore successive.

 

In allegato la locandina dell’incontro e due immagini

Ufficio Stampa

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