CONVEGNO
Legalità risorsa economica e culturale
Economia Legalità e Sviluppo del Veneto
Martedì 24 gennaio 2012, dalle ore 9:30 alle ore 13:30
Sala Conferenze della Camera di Commercio
Piazza Borsa (Treviso)
Le questioni della criminalità e dell'economia illegale non sono più confinabili in un'area del Paese, ma vanno diffondendosi anche in regioni finora ritenute "sicure", come il Veneto.
"Lupara e coppola" non sono più l'immagine della malavita organizzata e del caporalato, che oggi viaggiano in doppiopetto e iPad.
È quanto sostengono Emilio Viafora, segretario generale della CGIL del Veneto, e Paolino Barbiero, segretario generale della Camera del Lavoro di Treviso. La CGIL del Veneto e di Treviso, manifestando ormai da tempo preoccupazione verso le nuove forme di infiltrazione malavitosa nel territorio, dopo il convegno di fine dicembre su Caporalato e Lavoro nero, continua l'attività di sollecitazione e informazione rivolta alle istituzioni, agli attori economici, ai mass media e all'opinione pubblica su questo fronte con il convegno Legalità risorsa economica e culturale. Economia Legalità e Sviluppo del Veneto, organizzato dalla CGIL del Veneto per martedì 24 gennaio pv, dalle ore 9:30 alle ore13:30, presso la Sala Conferenze della Camera di Commercio di Treviso. All'incontro interverrà il presidente della Giunta regionale del Veneto Luca Zaia. Un numero sempre maggiore di operai, braccianti e addetti alla logistica, italiani e migranti, sono sottoposti a ricatto e sfruttamento da parte di caporali, talvolta al soldo di organizzazioni criminali.
Uno sfruttamento sottile, come quello delle cooperative spurie, fatto di non applicazione del contratto di lavoro, delle norme per la sicurezza, di mancata contribuzione previdenziale, di elusione ed evasione fiscale. Una drammatica realtà che rischia di diffondersi anche nella nostra regione. Occorre intervenire sempre più incisivamente sul fronte della legalità e della prevenzione e modificare le norme che regolano gli appalti pubblici al massimo ribasso, sostituendolo con principio del minimo necessario. Sul fronte della lotta alle cooperative "spurie" stiamo intraprendendo un percorso basato sull'applicazione dell'art.29 della Legge Biagi che prevede la responsabilità in solido dell'impresa committente quando le cooperative non rispettano contratti e leggi. Ma occorre fare presto hanno ribadito Viafora e Barbiero - perché la crisi economica sta rendendo questa zona oscura di irregolarità e sfruttamento, di assenza di diritti e di profitti criminali, sempre più vasta ed incontrollabile".
Secondo l'ultimo rapporto di SOS Impresa hanno continuato i segretari generali - sono 500mila i commercianti oggetto della malavita organizzata, per un giro di affari criminale stimato in 98 miliardi di euro, di cui 37 per mano mafiosa. E anche la Guardia di Finanza, nel suo rapporto annuale, afferma che, sulla base della attività di controllo effettuata i redditi evasi ammontino a 270 miliardi di euro e che il mancato gettito sia di 120 miliardi di euro di cui 60 miliardi di IVA evasa. Infine, la Corte dei Conti di ulteriori 60 miliardi di euro il costo della corruzione, con un aumentato del fenomeno del 30%.
Sono gli appalti pubblici e i controlli fiscali i terreni in cui le bustarelle e gli scambi di favori girano di più.
In Veneto non solo nell'industria, ma soprattutto nella logistica, nell'edilizia e nella cooperazione sociale, cresce il numero di imprese che operano in nero, si affermano fenomeni di illegalità e pratiche di caporalato. La pressione delle organizzazioni mafiose frena lo sviluppo hanno sottolineato i leader della CGIL - comprime le prospettive di crescita dell'economia legale, quella che si fonda su una sana concorrenza ed è in grado di assicurare anche una giusta distribuzione della ricchezza, e alimenta, invece, un'economia parallela, illegale, determinando disparità e sfruttamento della forza lavoro".
Siamo di fronte a nodi strutturali che non sono più rinviabili, soprattutto in questa fase di grave crisi. Serve allora con urgenza affermare che la legalità è una risorsa insostituibile culturale ed economica per lo sviluppo del Paese e del Veneto. La CGIL del Veneto hanno concluso Viafora e Barbiero - anche con questo appuntamento trevigiano, propone ai soggetti Imprenditoriali e Istituzionali la sottoscrizione di un Patto per la Legalità e di un Codice etico per la gestione degli appalti.
Ne discutono:
- Maurizio Franceschi, Coordinatore Veneto di Confesercenti
- Alessandro Naccarato, deputato, componente della Commissione Affari costituzionali
- Francesco Peghin, Vicepresidente di Confindustria Veneto
- Giuseppe Pignatone, Procuratore Capo della Repubblica di Reggio Calabria
- Ivano Nelson Salvarani, ex Procuratore della Repubblica a Vicenza, Presidente del Tribunale e della Corte d'Assise a Venezia
- Giuseppe Sbalchiero, Presidente di Confartigianato Veneto
- Serena Sorrentino, Segretaria nazionale della CGIL con delega alla Legalità e Sicurezza
- Emilio Viafora, Segretario generale della CGIL Veneto
- Luca Zaia, il Presidente della Giunta Regionale del Veneto
Coordina
Paolino Barbiero, Segretario generale della CGIL di Treviso.
Ufficio Stampa HoboCommunication