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Sinergie per mettere in sicurezza i fondi EU e contrastare l’illegalità

Comunicati Segreteria - 21/04/2021

Sinergie per mettere in sicurezza i fondi EU e contrastare l’illegalità

 

L’avvicinarsi della presentazione del piano nazionale per il Next Generation EU ci induce a rendere pubbliche queste riflessioni che sono da tempo oggetto di nostra attenzione e intervento.

Come ci rappresentano bene le cronache giudiziarie, il tessuto sociale e imprenditoriale del territorio trevigiano è ormai da anni permeabile all’azione di organizzazioni malavitose, non solo provenienti da fuori provincia ma in molti casi anche autoctoni. Solo per citare alcune fattispecie, ricordiamo: l’evasione fiscale di molte aziende, da quelle di import-export a quelle immobiliari, con frodi di centinaia di milioni di euro al fisco ed all’erario; il drammatico fenomeno del caporalato e del lavoro nero, trasversale in molti settori dell’industria, commercio, agricoltura, servizi; i primi casi di capannoni trasformati in discariche abusive che segnalano l’esistenza di eco-mafie pronte ad aggredire la fragilità del nostro ambiente; la presenza di soci “impresentabili”, attenzionata dall’ANAC, anche negli appalti pubblici del Comune di Treviso.

Chiudiamo questa lunga sequenza con l’amara constatazione che nelle vicende che vedono coinvolta la Direzione Distrettuale Antimafia per la questione del clan dei Casalesi a Eraclea, gli indagati per reati di carattere mafioso e camorristico sono tutti professionisti operanti nella Marca.

È questo uno scenario che non può farci stare tranquilli, alla luce della mole di denaro che si proietterà anche in questo territorio e che non possiamo permetterci venga intercettato per scopi di malaffare. Molto alto è poi il rischio che lo sforzo di recuperare efficienza e profitto, dopo i lunghi mesi di crisi a causa della pandemia, avvenga senza la necessaria cautela e il rispetto delle regole da parte di chi si trova oggi a vivere grandi difficoltà, talvolta a un passo dal fallimento della propria attività.

In vista dell’incontro convocato dal Prefetto per giovedì 22 aprile, riteniamo sia centrale, da parte di tutte le organizzazioni della società trevigiana, una maggiore e più mirata attenzione al fine di impedire all’azione criminosa qualsiasi tentativo di infiltrazione e inquinamento del tessuto economico e imprenditoriale.

Fondamentale sarà la sinergia nel passaggio di informazioni tra i soggetti chiamati a intervenire in questa opera di contrasto all’illegalità e determinante l’impegno del settore del credito e degli organi di vigilanza. Chiediamo a questo proposito che si intervenga per facilitare il prestito alle aziende impegnate nei progetti del Recovery Plan: così verrebbe a mancare quell’acqua nella quale la criminalità sguazza.

Dall’iniziativa del Prefetto ci aspettiamo molto. Da parte nostra non mancherà da qui ai prossimi mesi un impegno forte contro qualsiasi deriva criminale che possa prendere questa delicata fase di ripartenza. È in gioco il futuro della nostra economia: impegnarsi contro l’illegalità vuol dire lottare a difesa delle imprese sane e della buona occupazione, del rispetto delle regole e dei diritti e quindi della dignità delle persone.

 

Mauro Visentin, Segretario Generale CGIL Treviso

Giovanni Zorzi, Segretario Provinciale PD Treviso

Michele Seno, Segretario Provinciale ART.1 Treviso


Visentin Mauro
Segretario Generale CGIL TREVISO