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COMUNICATO STAMPA

Comunicati Segreteria - 30/01/2009

Domani, 31 gennaio, dalle ore 10.00 alle 18.00, presso l'Albergo Spresiano, incontro tra le associazioni senegalesi che operano nel nostro Paese. Tra gli invitati il Console del Senegal.

Le associazioni senegalesi italiane si ritrovano a Spresiano. Barbiero: "Le istituzioni locali sono chiamate a sostenere l'aggregazione e la solidarietà tra i migranti, necessaria per mantenere vivo il dialogo interculturale ed affrontare i problemi legati all'immigrazione."

"Sviluppare e incentivare l'aggregazione tra i gruppi di migranti è fondamentale per creare quella rete di protezione aggiuntiva, capace di tamponare le falle dell'attuale legge sull'immigrazione e affrontare le situazioni di criticità derivanti dalla difficile congiuntura economica. Inoltre, aiutare a costruire una positiva solidarietà interna contribuisce a mantenere la coesione sociale e ad evitare il verificarsi di fenomeni di emarginazione e isolamento sociale che conducono a comportamenti irregolari."
Questo il commento del responsabile della Consulta migranti della Cgil di Treviso, Lay Ndiaye, nell'invitare i rappresentanti delle istituzioni e gli amministratori locali all'incontro, promosso dalla Federazione della Associazioni senegalesi della provincia di Treviso, tra i rappresentanti delle associazioni senegalesi di tutta Italia e il Console Generale Abdoul Ahad Sourang e il vice console El. Hadj Sidy Niang.

La Federazione delle Associazioni senegalesi della provincia di Treviso, nata nel 2008 a Conegliano, si propone di centralizzare le azioni delle diverse associazioni, di facilitare le loro relazioni con le strutture amministrative, informare e collaborare ai progetti delle associazioni.

"Siamo molto attenti alla nascita e alle iniziative di queste associazioni di migranti sul nostro territorio, – ha aggiunto Paolino Barbiero, segretario generale della Cgil di Treviso – aiutano il confronto tra tutti i soggetti sociali e contrastano l'isolamento e il pregiudizio. Sono forme di aggregazione positive e necessarie per mantenere vivo il dialogo interculturale ed affrontare i problemi legati all'immigrazione. È per questa ragione che le istituzioni locali sono chiamate, o meglio, hanno il dovere di partecipare e sostenere queste iniziative, per capire i cambiamenti sociali del nostro territorio e impedire fenomeni di discriminazione o di illegalità."

"La Cgil di Treviso fa sua la Campagna nazionale "Stesso sangue. Stessi diritti" e per valorizzare al meglio l'iniziativa, ha aperto sul suo Facebook un gruppo e lanciato una 'causa' al fine di sensibilizzare l'opinione pubblica e fare rete su quest'importante tema. La campagna di comunicazione della Cgil nazionale – ha precisato il Segretario provinciale della Cgil di Treviso – vuole testimoniare i valori dell'uguaglianza tra gli uomini e la speranza di una società interculturale e interrazziale rispettosa delle differenze, per dire no al razzismo e alle tendenze xenofobe che pericolosamente stanno attraversando il paese, smantellando gli stereotipi e i pregiudizi che gravano sugli immigrati."

La nostra provincia – ha concluso Barbiero - è da molti anni un gran laboratorio dell'immigrazione, dove, molto spesso, più che le istituzioni, sono le reti sociali ed interpersonali i veri artefici di buoni e virtuosi processi d'integrazione attiva che favoriscono lo sviluppo sociale ed economico.