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COMUNICATO STAMPA

Comunicati Segreteria - 27/04/2011

CGIL - CISL - UIL di TREVISO
PRIMO MAGGIO UNITARIO DEI SINDACATI DELLA MARCA

Un invito ai politici locali a sostenere lo sviluppo, la buona occupazione e la coesione sociale.
Questa 'Festa del Lavoro' della provincia di Treviso intende ancora una volta sottolineare la comune volontà di mettere al primo posto i temi ed i problemi del lavoro e dell'occupazione nel nostro territorio.

I punti di vista e gli approcci delle Organizzazioni Sindacali possono essere diversi, ma in una giornata come quella del 1° maggio c'è un collante unico, come unico è il punto di partenza per tutti: il lavoro.

In comune ci sono i problemi e le preoccupazioni che i lavoratori e le lavoratrici, i pensionati e i giovani vivono quotidianamente, ed ai quali, con senso di responsabilità, dobbiamo trovare soluzioni condivise. Oggi il lavoro è diventato più precario che flessibile, con pesanti ripercussioni per i giovani lavoratori, mortificati nelle speranze per il proprio futuro, nonchè per la tenuta del sistema previdenziale; per i lavoratori che, usciti dal mercato del lavoro, hanno bisogno di riqualificarsi e trovare nuova collocazione; per le donne, parte ancora debole del mondo del lavoro, alle quali garantire equità e rispetto; per i pensionati, che devono affrontare una realtà sempre più difficile (pensiamo alla non autosufficienza) con scarsi sostegni sociali ed economici; per gli stranieri che rischiano di restare ai margini della società e spesso della legalità.

Riaffermare il valore del lavoro significa allo stesso tempo difendere i diritti costituzionali.
Il LAVORO è: Libertà – Accoglienza – Valori – Opportunità – Reddito – Occupazione.

"Il Lavoro – spiega Antonio Confortin, Segretario della Uil - è Libertà di scelta, di crescita civile e professionale; offre dignità individuale e fa emergere la parità tra le persone, equamente impegnate nella crescita e progresso della nostra comunità. Il Lavoro è Accoglienza, e sta alla base delle relazioni lavorative e professionali, con particolare riferimento a chi è venuto a lavorare nel nostro territorio da Paesi stranieri, persone alle quali troppo spesso si guarda con diffidenza, uomini e donne che onestamente vogliono riscattare la propria vita nel rispetto delle leggi dello Stato, che pagano tasse e contributi, che partecipano alla creazione del benessere collettivo".

"Il Lavoro – continua Paolino Barbiero, Segretario della Cgil - è portatore dei Valori di civiltà, di democrazia e di progresso, garantiti dalla nostra Carta Costituzionale, ma anche di valori politici, intesi come buona e corretta gestione delle relazioni comunitarie, dalla fabbrica, alla città, al territorio. Il Lavoro rappresenta l'Opportunità di condurre una vita buona, un percorso di realizzazione individuale e collettivo accessibile a tutti, a prescindere dall'appartenenza etnica e politica, dal credo, dal genere, dal sesso, dall'inabilità psichica e fisica. Un percorso di fatiche ma allo stesso tempo di serenità e sicurezza che oggi i nostri giovani rischiano di non poter più intraprendere".

"Il Lavoro – conclude Franco Lorenzon, Segretario della Cisl - garantisce un Reddito, individuale e familiare, ma è soprattutto un bene pubblico che garantisce il futuro e la sicurezza sociale dei lavoratori e dei pensionati, senza il quale vengono a mancare i fondamenti di coesione e di sviluppo che hanno fatto della nostra realtà produttiva una delle prime in Europa e nel mondo. Il Lavoro è la base di quell' Occupazione che con questa crisi è diminuita sul piano quantitativo ed è peggiorata sul piano qualitativo, e che occorre dunque garantire per un nuovo sviluppo della nostra realtà provinciale".

La partita si gioca sullo stesso campo: quello della tutela dei diritti dei lavoratori, della garanzia del posto di lavoro e della ripresa dell'occupazione nel territorio della Marca. E anche il richiamo all'impegno dei politici, in particolare di quelli locali, è il medesimo per ciascuno dei Sindacati trevigiani. Di fronte ai rappresentanti della politica locale i tre Sindacati Confederali trevigiani si esprimono con una sola voce: una voce che parla di lavoro e di lavoratori e del bisogno della gente trevigiana di ritrovare la serenità di un'occupazione non precaria ma capace di offrire dignità e benessere, oggi e domani.

Festeggiare unitariamente la giornata del Primo maggio quest'anno significa anche continuare sulla strada dell'impegno che i Sindacati confederali stanno realizzando sul territorio con iniziative ed accordi condivisi con il mondo della produzione e del commercio e con quello delle istituzioni locali.

Treviso, 27 aprile 2010

Segretari Generali CGIL - CISL - UIL
Paolino Barbiero – Franco Lorenzon – Antonio Confortin