Sul progetto del polo logistico a Roncade e a Casale è massima l’attenzione dei Sindacati
Amazon, CGIL-CISL-UIL: “Con le istituzioni un fronte comune per il bene delle nostre comunità”
Se da un lato c’è la necessità di trovare strumenti normativi, in particolare di livello regionale, per fermare il continuo sfruttamento di suolo e varare una stagione di riqualificazione e rigenerazione, dall’altro il nuovo polo logistico nei territori comunali di Roncade e di Casale sul Sile vedrà la nascita, solo per l’insediamento Amazon, di oltre 200 nuovi posti di lavoro, con punte stagionali che potranno raggiungere anche i 500 occupati. Questa è in sintesi il quadro dentro al quale i Sindacati Confederali di CGIL, CISL e UIL territoriali e le Amministrazioni Comunali coinvolte si sono confrontati nel corso di quest’ultima settimana.
“La questione del lavoro è al pari della salvaguardia ambientale, ma pare che la destinazione d’uso di quell’area non impedisca l’edificazione del polo logistico. Per questa ragione – secondo i Sindacati – è necessario che la Regione del Veneto affronti quanto prima il tema e legiferi in materia, dando ai governi locali strumenti adeguati”. Sul tavolo del confronto dunque entrambi i punti. “Nel caso in cui il progetto si concretizzi, abbiamo chiesto ai Sindaci che si proceda, anche attraverso il loro diretto intervento, alla cosiddetta contrattazione di anticipo con le aziende, propedeutica a garantire lavoro di qualità, ma anche stabilità occupazionale nel tempo. Soprattutto in questo momento di crisi, va scongiurato il pericolo del lavoro “mordi e fuggi”, con contratti a breve termine spesso non rinnovati e un altissimo turn-over, come già visto in altre parti d’Italia dove opera Amazon. È fondamentale, infatti – sottolineano Mauro Visentin, Massimiliano Paglini e Guglielmo Pisana, rispettivamente segretari territoriali di CGIL, CISL e UIL –, che nel futuro polo logistico, definito dall’insediamento di Amazon a Roncade e dall’importante ampliamento dell’area industriale a Casale, oltre a realizzare essenziali opere di mitigazione dell’impatto ambientale, si applichi a tutti i futuri lavoratori il contratto nazionale di riferimento, facendo riferimento alla contrattazione collettiva sottoscritta dalle Organizzazioni Sindacali più rappresentative e si prevedano e assicurino tutte le tutele previste dal contratto agli addetti. Non vogliamo che nel trevigiano si autorizzi lo sfruttamento del lavoro o l’applicazione di contratti non congrui”.
“Su questo saremo sentinelle – concludono i segretari generali confederali – e su questo crediamo che anche le Amministrazioni Comunali di Roncade e di Casale sul Sile debbano farsi da garanti e attori attivi nel costituire un fronte comune che faccia gli interessi delle comunità locali”.
Uffici Stampa
Visentin Mauro
Segretario Generale CGIL TREVISO