Lo SPI CGIL di Treviso insorge contro i nuovi meccanismi di indicizzazione delle pensioni: "Pensionati trevigiani pronti alla mobilitazione".
Pensioni, persi in 5 anni fino a 2.305 euro.
Paolino Barbiero scrive ai parlamentari trevigiani: "Sul territorio e nelle sedi istituzionali lottiamo insieme
per una grande operazione di giustizia sociale.
Sono 57mila gli assegni che vanno dai 1.500 euro ai 3mila euro lordi annui, non rivalutati dal 2012 e 2013 e parzialmente rivalutati fino al 2016. Sui cinque anni dall'entrata in vigore della nuova normativa sulle rivalutazioni il Dipartimento ha stimato per la fascia di reddito più bassa (sopra i 1.500 euro lordi mensili) una perdita monetaria accumulata pari a 838 euro all'anno netti, e per la fascia di reddito più alta (fino a 3mila euro lordi mensili) di 2.305 euro all'anno. Perdite secche mai più recuperabili: complessivamente con i nuovi meccanismi di indicizzazione della rivalutazione, a fine 2016 57mila pensionati trevigiani avranno perso per sempre 75.565.791 euro.
"Ancora una volta ha dichiarato il segretario generale dello Spi Cgil Paolino Barbiero i pensionati vengono usati dal Governo come un bancomat. Con la legge di stabilità non solo si vanno a peggiorare le norme previste fino ad oggi ma viene completamente smantellato il sistema previdenziale così come lo abbiamo conosciuto fino ad oggi. Non staremo a guardare ha continuato Barbiero e con Fnp Cisl e Uilp Uil daremo battaglia in piazza e in tutte le sedi perché si cambi nel segno dell'equità". Lettera aperta ai Parlamentari eletti in Provincia di Treviso