Per il Sindacato la responsabilità ricade su chi ha deciso i tagli alle coop e all’accoglienza diffusa
Serena, Visentin: “No a toni da campagna elettorale, serve senso civico”
Il leader della CGIL trevigiana condanna le strumentalizzazioni politiche di una situazione grave e drammatica come il contagio alle caserme alle porte del capoluogo della Marca
“Da quando, causa il decreto Salvini, sono stati tagliati i fondi per l’accoglienza diffusa e per i servizi di integrazione dei migranti erogati dalle cooperative del territorio, sono stati creati dei ghetti e nei ghetti il rischio di epidemia aumenta esponenzialmente. Ora, alle porte del capoluogo della Marca, abbiamo a che fare con un’emergenza grave e drammatica che non può essere gestita a suon di slogan da campagna elettorale ma con grande senso di responsabilità dai soggetti coinvolti e dalle Istituzioni”. Questa la presa di posizione di Mauro Visentin, segretario generale CGIL di Treviso, che con apprensione si sta interessando al focolaio scoppiato alle caserme Serena e che al momento conta già 129 positivi allo screening a tampone effettuato dall’ULSS 2.
“Non sono arrivati da Paesi lontani con il virus ma l’hanno contratto qui, a Treviso, nel nostro territorio, stando nel luogo in cui sono costretti a stare - puntualizza il leader della CGIL Visentin -, tutti insieme e privati di quei servizi di accoglienza e integrazione efficienti che garantivano una corretta gestione dell’immigrazione, fatta di piccoli numeri. La creazione dei ghetti non è stata sicuramente la risposta al fenomeno migratorio, tantomeno alla prevenzione del contagio. È più che probabile poi che molti di loro svolgano lavoro nero per trevigiani e che in questo momento terrorizzati come sono non indichino per chi, con dei risvolti sulla diffusione facili da immaginare”.
“Detto chi ha determinato questa drammatica situazione con sbagliate scelte di governo e con il taglio dei fondi - continua Mauro Visentin - non si può fare altro che rimboccarsi le maniche. Ora abbiamo un’emergenza grave da risolvere, le Istituzioni non facciano campagna elettorale, nessuna strumentalizzazione politica ma con senso di responsabilità, dovere civico, e senza procurare nei cittadini ancora più tensioni e paure di quelle che quotidianamente già viviamo, collaborare alla risoluzione della vicenda, scongiurando che il contagio dilaghi tra i lavoratori addetti all’interno della caserma e sul territorio”.
Ufficio Stampa
Visentin Mauro
Segretario Generale CGIL TREVISO