Per il segretario generale Barbiero non servono accanimenti giudiziari.
Manifestazioni degli studenti, si rischia il clima di intimidazione. "Il buon senso invita a riconoscere la buona fede dei ragazzi sulla questione delle autorizzazioni non richieste. Ma se fossero presi provvedimenti diventerebbe chiaro un inaccettabile disegno politico che punta a fermare le proteste con le minacce"
No ad accanimenti giudiziari sugli studenti che hanno manifestato, timore per il clima di intimidazione con cui si cerca di fermare le manifestazioni: oggi tocca ai ragazzi delle scuole, domani potrebbe essere il turno dei lavoratori e dei pensionati.
Lo ha detto oggi Paolino Barbiero, segretario generale della Cgil provinciale di Treviso, che, in una nota congiunta con il segretario della Flc-Cgil provinciale di Treviso, Ermanno Rambaldi, ha annunciato il sostegno alla mobilitazione di studenti e famiglie contro la riforma Gelmini, che prenderà forma in quelli che sono stati battezzati "pomeriggi e serate bianche", discussione sulla scuola nella scuola.
"Sulla questione delle manifestazioni non autorizzate, ha detto Barbiero, invitiamo il questore a non dare corso a nessun tipo di azione nei confronti dei ragazzi e quindi delle famiglie. E' evidente che ci si trova di fronte ad un caso di scarsa conoscenza delle regole, avvenuta in perfetta buona fede. Altri sono i nodi su cui si dovrebbe concentrare l'attenzione delle istituzioni, dal Questore al Procuratore capo: i tempi inaccettabili di risoluzione delle controversie tra aziende e lavoratori, il problema dei controlli per difendere la sicurezza sui luoghi di lavoro, l'illegalità che sta dietro al sommerso e all'evasione fiscale".
Contiamo, ha detto Barbiero, sul buon senso. Ma se così non fosse, allora sarebbe chiaro il disegno politico, autoritario e inaccettabile, che attraverso le pressioni e le minacce vuole sopprimere il diritto a manifestare il dissenso. Oggi tocca agli studenti, domani potrebbe essere il turno dei lavoratori e dei pensionati impegnati a difendere i propri diritti e a manifestare contro politiche economiche fallimentare che mettono a repentaglio il reddito e la qualità della vita.
Le dichiarazioni di Paolino Barbiero e Ermanno Rambaldi sono contenute in videocomunicati stampa della Cgil di Treviso, pubblicati sul canale Youtube dell'Agenzia Astro.
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