La CGIL trevigiana abbraccia il #FridayForFuture
Intervento di Mauro Visentin, Segretario Generale CGIL Treviso
La terra è piatta. È così che la pensa chi nega che il surriscaldamento globale del pianeta sia oggi un’emergenza, a un punto di non ritorno. Se la lotta di classe è stata protagonista degli ultimi due secoli della nostra storia, quello che stiamo vivendo nel XXI secolo è un nuovo conflitto, questa volta intergenerazionale. I giovani, il futuro, la speranza, contro una generazione che ha fallito, come ha dichiarato il segretario generale dell’ONU Antonio Guterres, una visione di sviluppo sostenibile democratico contro un sistema economico produttivo élitario, un movimento di progresso sociale contro una classe dirigente rassegnata e chiusa dentro logiche capitalistiche e di mercato senescenti.
Siamo a un momento di svolta e, come sempre è stato, l’intelligenza si è trasformata in un’onda di popolo che mano a mano toccherà e travolgerà le nazioni e i perimetri tradizionali della politica. Sì, perché l’emergenza non riguarda solo l’ambiente, ma popolazioni che stanno drammaticamente morendo e soffrendo per l’impatto dei cambiamenti climatici su alcune aree del globo, e poi ci domandiamo perché fuggono. C’è una generazione di abitanti del mondo che si sta giocando il futuro. Ci sono persone, a migliaia, nelle nostre città, nelle nostre campagne urbanizzate, che muoiono a causa dell’inquinamento e dell’uso dannoso dei combustibili fossili e dei prodotti chimici. Ci sono specie animali che scompaiono ogni giorno impoverendo la varietà del nostro ecosistema. Tutto questo è sotto i nostri occhi, ma c’è ancora chi non vede il problema, chi lo nega per interesse personale, chi pensa sia ideologico e non di sopravvivenza, chi rifiuta il cambio di rotta e l’opportunità che questo rappresenta per tutti, anche per il mondo del lavoro. Non capiscono, o non vogliono capire, che esiste un punto di incontro tra progresso e sostenibilità, tra ricchezza ed equità, tra democrazia e scienza.
Per la #WeekForFuture fiumi di persone sono scese in piazza a ovest e a est dell’Oceano Atlantico, dal sudest asiatico fino all’Oceania, nel nord e nel sud del mondo per dire che l’emergenza va affrontata da tutti i Paesi insieme. Il cambio di rotta è non solo necessario, ma quanto mai urgente. E a rappresentarli all’ONU la voce di un’adolescente imbronciata, tanto dirompente quanto disarmante che, dura e amara, dice quelle cose scomode che nessuno vuol sentire, neppure ciascuno di noi nel nostro piccolo, e lo fa guardando dritto negli occhi i grandi della terra, senza paura. Perché la paura già sta nelle sue parole.
Treviso e la Marca non sono altrove, non sono né immuni ai cambiamenti climatici né alle politiche economiche e commerciali a livello globale. La nostra responsabilità di singoli cittadini, di chi governa, del nostro sistema, non è altrove. È qui, in noi, nelle piccole scelte che facciamo quotidianamente, come consumatori e come abitanti, è qui nelle politiche che attuano i nostri Sindaci, è qui nelle decisioni che prendono gli imprenditori. È qui in un territorio che, come il resto del pianeta soffre. È qui dove gli scricchiolii dello scontro generazionale iniziano a farsi sentire.
La CGIL di Treviso non solo sta osservando questi fenomeni generali e ponendo la giusta attenzione in quello che può determinare nel suo agire, nel suo stare nel territorio da interlocutore autorevole, ma come Sindacato, come Organizzazione fatta di pensiero e di persone, ha voluto lanciare un segnale e dare un contributo alla riflessione sull’emergenza climatica, nonché allo stesso tempo ricomporre la coesione tra le generazioni. Lo abbiamo fatto promuovendo la visione di un film, “Antropocene. L’epoca umana” tra i nostri iscritti e per i giovani fino ai 26 anni, per i quali l’ingresso al Cinema Edera di Treviso venerdì 27 settembre, il #FridayForFuture, sarà gratuito.
Un’iniziativa che nasce da una categoria di lavoratori, la FIOM CGIL trevigiana, che è giorno dopo giorno a contatto con le realtà imprenditoriali, grandi e piccole, che conosce e registra le politiche industriali della provincia. Una FIOM e una CGIL che nell’elaborazione dei cambiamenti del nostro tessuto produttivo, abbracciano i valori del movimento dei giovani e se ne faranno portavoce a tutti i livelli.
Treviso, 26 settembre 2019
Visentin Mauro
Segretario Generale CGIL TREVISO