Italia repubblica dell’Europa Unita
Due giugno, festa della Repubblica. Una giornata fondamentale per la storia italiana ed europea. In questo giorno, nel 1946, per la prima volta a suffragio universale, gli italiani e le italiane ebbero modo di esprimere il proprio voto sulla forma dello Stato e vinse la Repubblica, una scelta libera e democratica. Ma cosa significa il 2 giugno in questo momento storico?
Si tratta di una data che ci ricorda come una popolazione che all’epoca contava un’alta percentuale di analfabetismo si era pronunciata in modo fermo e deciso e con un’affluenza vicina al 90% per un modello democratico basato sulla partecipazione e sulla solidarietà. L’Italia che era stata liberata dal fascismo, inserita in un’Europa che si era liberata del nazismo. Insomma, possiamo dire che chi ha votato quel 2 giugno ha contributo alla nascita dell’Europa così come la conosciamo oggi. E successivamente arrivò l’Assemblea Costituente, una nuova classe dirigente che proprio per la preparazione, per l’impegno e per l’autorevolezza fece grande il nostro Paese e l’Europa. Dalle macerie della guerra e dei totalitarismi arrivò un lungo periodo di pace che prosegue ancora oggi.
Ecco perché in questa fase storica dove i populismi e i sovranismi sembrano avere molto seguito nel nostro Paese, e non solo, è bene ricordarci di quegli italiani e quelle italiane che scelsero guardando al futuro, più che al presente. Scelsero il progresso, non di tornare indietro. Scelsero di avere gli stessi diritti e le stesse possibilità degli altri popoli del vecchio continente. Scelsero di non stare soli ma di stringere un’alleanza pacifica che portò al grande progetto comunitario. Il 2 giugno ci ricorda tutto questo, che siamo italiani, che siamo europei.
Mauro Visentin
Segretario Generale CGIL Treviso
Visentin Mauro
Segretario Generale CGIL TREVISO