Sala comunale negata all’iniziativa con don Ciotti a Oderzo,
Vendrame: “Significa negare il malaffare. Il Comune riveda la scelta”
“Dal nostro territorio un altro brutto segnale ad opera di un’amministrazione leghista. Dopo che il capoluogo della Marca esce dalla Rete Re.A.Dy. il Comune di Oderzo non concede la sala per ospitare don Ciotti, paladino della legalità”. Va in attacco della scelta dell’amministrazione comunale di Oderzo Giacomo Vendrame, segretario generale CGIL di Treviso, relativamente al caso che ha visto negare una sala comunale all’iniziativa con don Ciotti.
“Quando le istituzioni, che dovrebbero rappresentare tutti, si fanno la lunga mano del pensiero unico, della politica fine a se stessa, significa che stiamo veramente vivendo un periodo buio per la democrazia, per il rispetto dei cittadini e dei loro interessi – punta il dito il leader della CGIL di Treviso –. Non stiamo parlando di Lino Banfi ma di una persona che ha dedicato tutta la sua vita per la promozione della cultura della legalità. Non poterlo ascoltare in una sala comunale proprio nel nostro territorio, dove più volte viene denunciato il rischio di infiltrazioni mafiose nelle nostre aziende e più in generale nel nostro sistema economico, significa negare la presenza del malaffare”.
“Chiediamo al Comune – conclude Giacomo Vendrame – di capire l’errore di questa scelta e tornare sui propri passi”.
Ufficio Stampa
Vendrame Giacomo
Segretario Generale CGIL TREVISO