Cause del lavoro, CGIL: "Grave danno ai lavoratori ai quali non viene riconosciuta la certezza del diritto in tempi accettabili. L'inefficienza della giustizia si scarica anche sugli Uffici Vertenze".
Tribunale, Vendrame: "Il Ministero intervenga subito".
Il segretario generale: "Situazione al collasso che potrebbe portare un allungamento dei tempi della giustizia fino a sei anni. Necessario ristabilire un organico efficiente".
TREVISO La CGIL fa eco alle parole del presidente del Tribunale di Treviso e ribadisce l'allarme già lanciato dai Sindacati Confederali lo scorso novembre: "Carenza di organico e rinvio delle udienze sono i mali della macchina della giustizia trevigiana. Dei tre giudici del lavoro a ruolo nel 2011 fra pochi giorni ne resterà solo uno, così le cause potrebbero allungarsi fino a 6 anni". Una situazione "al collasso" la definisce Giacomo Vendrame, segretario generale della CGIL di Treviso, preoccupato per un malessere, quello della giustizia, che "rischia di aggravare la già dura realtà del mondo del lavoro. Necessario un intervento urgente del Ministero di Grazia e Giustizia per ristabilire l'efficienza".
"Rispetto alla crescita esponenziale delle cause del lavoro, anche a causa delle criticità e dei fenomeni legati al mercato occupazionale emersi in questi anni di crisi spiega il segretario generale della CGIL di Treviso - la Sezione Lavoro del Tribunale di Treviso si trova con un organico ridotto all'osso. Infatti, se già l'assenza di uno dei tre giudici a ruolo nel 2011, e mai sostituto, ha creato enormi problemi e ritardi, tant'è che le cause in capo a questo giudice non sono ancora state riassegnate, e dopo oltre due anni restano ancora ferme, la mole di lavoro per i due giudici rimasti è notevolmente aumentata, facendo trascorrere ad oggi un tempo anche di quattro anni prima che le parti abbiano la possibilità di comparire in udienza la prima volta. Inoltre, dal primo febbraio di quest'anno uno dei due giudici rimasti lascerà il ruolo a Treviso".
"Tale carenza di organico e l'allungarsi fuori controllo dei tempi delle cause, che potrebbero arrivare fino a sei anni, crea una totale e inaccettabile mancanza della certezza del diritto in materia di lavoro ha precisato Giacomo Vendrame una situazione al collasso causa di gravissimi disagi per i lavoratori e per le aziende della Marca. Il non riconoscere il diritto in un momento difficile e di emergenza economica e sociale, quale quello che stiamo vivendo, rappresenta, infatti, un danno incalcolabile a spese di chi sta già soffrendo".
"Tale situazione hanno aggiunto Vendrame si sfoga, inoltre, sui nostri Uffici Vertenze, costretti a ricoprire sempre più il ruolo di parafulmine delle inefficienze e delle lungaggini della giustizia, non solo relativamente al quantitativo di lavoro, in particolare legato agli innumerevoli fallimenti, recupero crediti e altre tipologie di contenzioso. E anche l'idea di spostare l'organico dal fronte civile, a causa dell'intasamento della Sezione Penale, non è assolutamente la strada giusta".
"Per questo conclude Vendrame chiediamo un intervento urgente da parte del ministero che ripristini un organico efficiente, sia per quanto riguarda gli organi di giustizia che gli operatori del Tribunale".