Mercoledì 14 novembre sciopero CGIL.
A Treviso il Sindacato scende in piazza per protestare. Appello alla politica, Vendrame: "Serve un cambio di rotta".
Vendrame: "La crisi falcia la nostra economia, non bastano sole misure d'austerità.
Subito vere politiche di sviluppo sostenibile e di equità sociale".
Sono 6.595 i lavoratori licenziati nel corso dei primi 10 mesi dell'anno. Di questi 4.664 fanno riferimento alla legge 236/93, dunque con la sola disoccupazione, e 1.931, coperti da ammortizzatori sociali, arrivano alla mobilità (legge 223/91) dalle imprese superiori ai 15 dipendenti. A questi numeri bisogna aggiungere la cifra a sei zeri relativa alla cassa integrazione ordinaria che al 1° novembre 2012 ha toccato i 3,8milioni di ore, interessando oltre 16mila lavoratori della Marca, e la cassa integrazione straordinaria che ad oggi potenzialmente coinvolge 3.674 dipendenti di 119 aziende in corso di ristrutturazioni o procedure concorsuali.
Commercio, metalmeccanica, edilizia e legno si confermano i settori più colpiti dal 2008 ad oggi; ma la crisi è trasversale e falcia il sistema produttivo della Marca e i rispettivi livelli occupazionali portando la disoccupazione sul territorio che supera il 7%. Soprattutto l'area del capoluogo e del coneglianese sono quelle che stanno soffrendo maggiormente. A questi numeri si aggiungono quelli impressionanti della cassa integrazione ordinaria con ben 3,8milioni di ore autorizzate per circa 930 aziende. Una cifra impressionante, specialmente se si considera che in questo computo non rientrano le ore di Cigo facenti capo all'edilizia, e che già nel mese di settembre quasi raggiungevano le 700mila ore.
La CGIL di Treviso, che ha ritenuto doveroso appoggiare la piattaforma della Confederazione Europea dei Sindacati nella giornata di mobilitazione, sottolinea la necessità di interventi incisivi per la crescita per arrestare l'aumento della disoccupazione e l'impoverimento del reddito di lavoratori e pensionati avvenuto anche a causa dei tagli a salari e protezione sociale. "Una politica solo di rigore, applicata anche nel nostro Paese, ci fa permanere nella recessione ha detto Giacomo Vendrame, segretario generale della Camera del Lavoro di Treviso - minando alla base la coesione sociale e aggravando disuguaglianze e ingiustizie.
Lo sciopero del 14 novembre è anche l'occasione per protestare contro il disegno di legge di stabilità, che comprime ulteriormente le possibilità di sviluppo economico, fa pagare gli ulteriori sacrifici ai soliti noti, senza incidere su rendite e speculazioni finanziarie. Ci vuole coraggio e riportare il lavoro al centro di una azione politica economica e fiscale differente, che dia respiro e prospettive ai giovani, ai lavoratori e ai pensionati".
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