L’intesa regola le modalità con le quali si potranno sottoscrivere gli accordi, aziendali o territoriali, per la fruizione del credito del 40% (fino a 300mila euro) nelle province di Padova e Treviso. Anche alle Pmi prive di rappresentanza interna la possibilità di accedere all’agevolazione
FORMAZIONE 4.0: FIRMATO ACCORDO TRA ASSINDUSTRIA VENETOCENTRO E CGIL, CISL, UIL PER USUFRUIRE DEL CREDITO D’IMPOSTA
(Padova-Treviso - 11.09.2018) - Agevolare l’accesso di imprese e lavoratori delle Pmi alle risorse del Piano Impresa 4.0. È l’obiettivo dell’accordo territoriale siglato nei giorni scorsi da Assindustria Venetocentro Imprenditori Padova Treviso e le Segreterie di Cgil, Cisl e Uil del territorio, per consentire a tutte le aziende, anche a quelle senza rappresentanze sindacali interne, di beneficiare del credito di imposta previsto per le attività formative sui temi dell’Industria 4.0.
Hanno firmato per la provincia di Treviso la Vicepresidente di Assindustria Venetocentro, Antonella Candiotto, delegata alle Relazioni Sindacali, Sicurezza e Ambiente, il Segretario generale di Cisl Belluno Treviso, Cinzia Bonan, il Segretario generale di Cgil Treviso Giacomo Vendrame, il Segretario di Uil Area Belluno Treviso, Guglielmo Pisana.
L’ultima Legge di Bilancio ha introdotto la possibilità di ottenere un credito di imposta automatico in misura pari al 40% delle spese sostenute nel 2018 per le attività di formazione dei propri collaboratori, finalizzate all’acquisizione o al consolidamento delle competenze nelle tecnologie legate ai processi di trasformazione digitale previste con il Piano nazionale Impresa 4.0. L’agevolazione è riconosciuta nel limite massimo di 300mila euro per ciascun beneficiario. La normativa prevede che le attività di formazione rientrino tra quelle disciplinate nei contratti collettivi aziendali o territoriali. Di conseguenza, le aziende che hanno la rappresentanza sindacale interna sottoscrivono l’accordo aziendale direttamente con questa. L’accordo territoriale firmato per Padova e Treviso rappresenta la soluzione per le aziende prive di rappresentanza sindacale per poter beneficiare del credito d’imposta.
«È un’intesa - spiega Antonella Candiotto - che vuole estendere il più possibile i processi di innovazione tecnologica digitale che si stanno dimostrando di grande importanza per la competitività di tutte le imprese, non solo per le grandi. L’Accordo appena siglato con il Sindacato, facilita l’accesso agli incentivi anche per le aziende che non hanno rappresentanza sindacale al loro interno, di solito le più piccole. Sarà possibile quindi per tutte le imprese, sostenere la crescita professionale dei propri collaboratori ottenendo un contributo sotto forma di credito d’imposta. L’auspicio è ora per il mantenimento di Industria 4.0 nella prossima legge di Bilancio per dare continuità agli investimenti. Le aperture del Governo fanno ben sperare, ma alle parole dovranno seguire i fatti».
«Si tratta di un’ottima opportunità per le aziende medio-piccole e prive di rappresentanza sindacale di rimanere agganciate attivamente alla rivoluzione dell’industria 4.0 investendo sulla qualità del lavoro - affermano Cinzia Bonan, Giacomo Vendrame e Guglielmo Pisana -. Invitiamo le imprese trevigiane a coglierla fin da subito, perché non sappiamo se sarà confermata anche dal nuovo Governo. La formazione 4.0 è cruciale in questo momento di profonda trasformazione del sistema industriale della Marca, nel quale i processi di innovazione nei percorsi produttivi necessitano di professionalità nuove, costantemente aggiornate e sempre più qualificate. Importante anche l’istituzione, prevista dall’accordo, di un comitato provinciale per la verifica dei progetti formativi presentati, a garanzia della validità e della qualità dei percorsi».
Vendrame Giacomo
Segretario Generale CGIL TREVISO