CACCO: "In piazza per non perdere la dignità conquistata con una vita di lavoro".
Cgil e Spi: 15 luglio 2011, a Treviso, manifestazione contro la manovra.
Barbiero: "La manovra affonda gli enti locali e colpisce ulteriormente la fascia debole della società. A pagare, invece degli evasori fiscali, i lavoratori e i pensionati"
"Anche la Cgil di Treviso ha dichiarato il segretario generale - vuole aderire all'iniziativa nazionale di protesta indetta dal sindacato dei pensionati, i primi a pagare subito e a subire così un ulteriore peggioramento delle loro condizioni di vita. La manovra varata da Palazzo Chigi, infatti, anziché inaugurare una stagione di riassetto della finanza pubblica fondata su una maggiore equità e puntando a reperire risorse indispensabili grazie alla lotta all'evasione, affonda definitivamente i bilanci degli enti locali, colpisce ulteriormente la fascia debole della società e vanifica tutti gli sforzi fatti in tempo di crisi per tenere insieme austerity e coesione sociale".
"E' oltremodo doloroso vedere come tanti dei nostri pensionati trevigiani oggi, dopo una vita spesa a lavorare giorno dopo giorno, vivono sulla soglia della povertà. Siamo tra l'incudine e il martello ha detto Pierluigi Cacco, segretario generale dello Spi Cgil di Treviso schiacciati tra i comuni, a causa dei tagli lineari privati e delle maglie del Patto di Stabilità, privati delle risorse necessarie a sostenere i servizi ai cittadini e uno stato sociale ormai allo sfascio. Ora per risanare i conti pubblici hanno ben deciso, bloccando la rivalutazione delle pensioni a fronte di un crescente carovita, di toglierci definitivamente l'ultimo briciolo di dignità rimastaci. Ma non glielo lasceremo fare. Ed è per questo che scendiamo in piazza e tra le vie della città per manifestare il nostro dissenso e informare i trevigiani di quello che sta succedendo"."Tante sono le novità di questa manovra ancora da scoprire e tante saranno le sorprese che emergeranno dai collegati alla Legge ha aggiunto Barbiero - una, a scapito dei lavoratori e dei diritti individuali, l'abbiamo subito verificata: già da oggi per depositare in Tribunale gli atti di una causa del lavoro bisognerà pagare. Al Governo e ai rappresentanti locali delle istituzioni diciamo che se è indispensabile tagliare bisogna farlo meno ma soprattutto meglio. Perché a Pil fermo - ha concluso Barbiero - è fondamentale non continuare a colpire la larga fascia di cittadini, utenti e consumatori, ma eliminare gli sprechi, in particolare quelli relativi ai costi della politica, e aumentare il gettito da evasione ed elusione fiscale, fenomeni sempre più diffusi, per ridurre il divario tra ricchi e poveri e percorrere la strada della legalità e della moralità nella gestione della cosa pubblica".
Data l'importanza dell'oggetto, la presenza della Vostra Testata sarà particolarmente gradita.Ufficio Stampa HoboCommunication
Scaricare da qui il volantino della manifestazione.