Sul caso Diadora la Regione ha cambiato le regole del gioco.
Cgil: "Più rispetto per i lavoratori e per il Sidacato".
Barbiero: "Ci siamo impegnati fino all'ultimo per il mantenimento dei posti di lavoro.
La Donazzan dica la verità: il piano di recupero occupazionale c'era per tutti e in origine prevedeva
la cassa integrazione in deroga per gli 84 dipendenti da ieri in mobilità".
"È infatti ha spiegato Paolino Barbiero - grazie all'accordo sindacale che Geox ha potuto,
nei 18 mesi di cassa integrazione previsti dal ministero, ripristinare l'equilibrio finanziario,
produrre utili e rilanciare il marchio, fiore all'occhiello del distretto dello Sportsystem.
Questo, contestualmente all'assorbimento di tutti i 160 dipendenti dei negozi, a 107 nella nuova realtà aziendale e ai ricollocati.
Insomma di 370, quelli che da ieri sono entrati in mobilità, cioè sono stati licenziati, sono 84.
Per questi lavoratori secondo le norme in vigore fino al 31 dicembre dello scorso anno erano previsti altri 6 mesi di cassa
integrazione in deroga, con l'obiettivo di farne assumerne almeno un'atra ventina all'interno del mondo
Geox, Diadora Sport e nel composito sistema di cooperative collega ad esso collegato."
Gli impegni assunti dal Sindacato sono stati rispettati e abbiamo ottenuto risultati concreti.
Avevamo però chiesto un atto di fiducia verso tutti coloro che in questa vicenda si sono fortemente impegnati nel garantire il mantenimento dei livelli occupazionali, invece, sapendo di mentire, il Governo regionale continua ad affermare che nessuno verrà lasciato solo, che i soldi servono per le piccole imprese e per chi gode di pochi ammortizzatori sociali, non ammettendo invece che anche in quelle realtà crescono esponenzialmente i casi di fallimento e cessata attività, dove lavorano dipendenti che niente avevano e niente avranno.
L'assessore Donazzan ha concluso Barbiero - dovrebbe allora capire che i lavoratori non si fanno illudere da nessuno, perché contano i fatti più che le parole.
E per questo continueremo a denunciare le mancanze della politica e tutti quei casi in cui l'accordo separato Regione-Cisl e Uil, che ha prodotto questa drammatica situazione, determinerà la mancanza di adeguate tutele per i lavoratori."
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