Mercoledì appuntamento con 500 tra delegati e funzionari al Maggior Consiglio
Cgil, attivo aperto ai sindaci dei Comuni della provincia.
Con una lettera il segretario provinciale Barbiero ha invitato i rappresentanti delle amministrazioni comunali alla discussione.
"E'il momento delle scelte: o stare dalla parte di chi chiede al governo di prendere le decisioni giuste per il bene della collettività, o subire, oramai da dieci anni si taglia a discapito di quei soggetti che più di tutti hanno bisogno dell'intervento pubblico e che ora a causa della crisi sono una porzione sempre crescente della popolazione"
Lo ha detto oggi Paolino Barbiero richiamando alcuni passaggi della lettera aperta inviata ai sindaci e vice sindaci dei 95 Comuni della Marca trevigiana, invitati dalla Cgil a partecipare all'attivo dei delegati e funzionari della Camera del Lavoro provinciale di Treviso, in programma mercoledì 31 agosto prossimo presso l'Hotel Maggior Consiglio di Treviso dalle 9 alle 13.
"All'interno della manovra - si legge nella lettera - una parte consistente è dedicata ai sacrifici che vengono chiesti nuovamente a carico degli enti locali. Non è la prima volta che viene reclamato un contributo alle amministrazioni locali: oramai da dieci anni, a differenza di quanto sarebbe dovuto accadere in nome di un federalismo sempre più vicino, le risorse delle strutture di governo maggiormente prossime ai cittadini sono le prime ad essere tagliate e tutto questo a scapito dei servizi pubblici, delle economie locali, del welfare, del capitale sociale e dunque ai danni di quei soggetti che più di tutti hanno bisogno dell'intervento pubblico e che a causa della crisi rappresentano una porzione sempre maggiore della popolazione".
"E' per questo - ha concluso il segretario provinciale della Cgil di Treviso - che lo sciopero del 6 settembre assume tratti di grande importanza come momento di forte rappresentazione dello stato di malessere e preoccupazione dei lavoratori, dei pensionati, dei giovani senza prospettive occupazionali, del sociale abbandonato e anche di quegli amministratori locali chiamati ogni giorno ad una vera e propria battaglia contro il governo e i suoi tagli nel tentativo, sempre più disperato, di erogare ai cittadini quei servizi che danno un senso all'esistenza delle autonomie locali".
Ufficio Stampa