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COMUNICATO STAMPA

Comunicati Segreteria - 18/03/2013

Preoccupazione dello Spi Cgil per la decisione dell'Inps di mettere i modelli online.
CUD online, 265 mila i trevigiani interessati dalla novità.

Il numero, calcolato dal sindacato pensionati della Cgil trevigiana, è la somma tra chi è riceve il trattamento di quiescenza e coloro che diritto a prestazioni di mobilità o disoccupazione ordinaria.
Barbiero: "Solo il 10% dei pensionati ha l'alfabetizzazione informatica richiesta".
Task force Cgil per assistere gli utenti, che potranno ottenere il Cud gratuitamente, contro gli oltre 3,50 euro richiesti dagli sportelli di Poste Italiane.

Sono oltre 265 mila i trevigiani che, per effetto della decisione dell'Inps di non inviare più a casa i Cud di pensionati e disoccupati che ora dovranno invece scaricarsi il modulo online, corrono il rischio di non avere a disposizione, in tempi certi, la documentazione necessaria per compilare la propria dichiarazione dei redditi.
Il calcolo è stato fatto dallo Spi Cgil provinciale di Treviso ed è il risultato della somma dei 240 pensionati della Marca e degli oltre 25 mila che, avendo perduto l'occupazione a tempo indeterminato o per scadenza naturale dei contratti a termine, usufruiscono di prestazioni Inps, di mobilità o disoccupazione ordinaria.

"A preoccupare - ha detto oggi Paolino Barbiero, segretario generale dello Spi Cgil provinciale di Treviso - è in particolare la situazione dei pensionati che hanno, in linea generale, il più basso livello di alfabetizzazione informatica richiesta per scaricare il Cud online. Secondo le nostre stime, infatti, solo il 10% è in grado di effettuare l'operazione in autonomia".
Ma non va meglio neppure per gli altri, sempre secondo lo Spi Cgil trevigiano.
"Il fatto che il Cud non arriverà più a casa - ha proseguito Barbiero - espone tanti al rischio di non presentare la dichiarazione in tempo, anche per effetto della non completa informazione che è stata data alle nuove procedure".

"Per questo - ha sottolineato il segretario generale dello Spi Provinciale - alla luce della irreversibilità delle scelte dell'Inps, la Camera del Lavoro di Treviso si è già attrezzata, in collaborazione con lo Spi, il Casf e l'Inca, con un gruppo di lavoro apposito che consentirà di poter ottenere il proprio Cud gratuitamente, contro gli oltre 3,50 euro richiesti per l'operazione compiuta presso gli sportelli di Poste Italiane, ovvero la soluzione prospettata dall'Inps per coloro che non possono scaricarsi direttamente il modulo dal sito. L'intervento delle nostre strutture sarà possibile grazie all'accesso alla banca dati dell'istituto di previdenza da parte degli uffici del Caaf Cgil".

"Ricordo inoltre che sempre attraverso il Caaf Cgil i pensionati possono ottenere la documentazione relativa all'OBis M, ovvero la "busta paga" relativa alla pensione, che è l'unico documento attendibile rispetto alle tutte le voci, con particolare attenzione alla parte delle imposte e delle addizionali, che fanno parte del calcolo del trattamento di quiescenza e su cui, considerate le situazioni che abbiamo preso in esame fino ad oggi, è sempre opportuno compiere delle verifiche considerati i significativi errori di conteggio rilevati in alcune situazioni".
"Queste prestazioni - ha concluso Barbiero - integrano in maniera decisiva il sistema dei servizi offerto dalla Cgil Trevigiana e consentono migliore rappresentanza e tutela sia a livello collettivo che individuale, dando al sindacato, anche se non soprattutto attraverso le nuove iscrizioni, più forza di rappresentanza nel territorio e maggiore capacità negoziale".