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Pensioni 2024, novità e requisiti

Informazioni Patronato Inca - 31/01/2024

Come ogni anno, la Legge di Bilancio è intervenuta sulla materia previdenziale, con alcune importanti novità per chi andrà in pensione nel 2024: oltre alla proroga, con modifiche, delle opzioni sperimentali di anticipo - Quota 103, Opzione Donna e APE Sociale -, altri interventi riguardano infatti anche chi è soggetto al calcolo contributivo.

Ultimo aggiornamento, 31/01/2024 h 13:30

Di seguito si riportano le principali opzioni per andare in pensione nel 2024, riassunte anche nella tabella in allegato e segnalate in rosso le novità. Si ricorda che le informazioni hanno carattere generale e ogni caso va valutato individualmente: per verificare la tua posizione e procedere con l'eventuale domanda, rivolgiti alla CGIL. Chiama il numero 0422 4091 - tasto 3 o invia una email a treviso@inca.it (oggetto, nome, cognome, telefono) e fissa un appuntamento al Patronato INCA.


Quota 103

Misura prorogata con consistenti modifiche: l’adeguamento delle finestre mobili, l’abbassamento della soglia di pensione parametrata al trattamento minimo, che passa da 5 a 4 volte, e il calcolo della prestazione determinato secondo le regole del sistema contributivo, definitivo per sempre. Si va in pensione con 62 anni d’età e 41 anni di contributi, con finestra mobile di 7 mesi per i lavoratori dipendenti privati e autonomi e di 9 mesi per quelli pubblici. I requisiti vanno maturati entro il 31/12/2024. Attenzione, fino al compimento dell’età per la pensione di vecchiaia (67 anni) è preclusa la possibilità di continuare a lavorare, fatte salve le prestazioni da lavoro autonomo occasionale entro un tetto massimo di 5.000 €/anno.


Opzione donna

Misura prorogata con le stesse restrizioni dello scorso anno, che ne avevano modificato in modo sostanziale il contenuto, e l’irrigidimento dei requisiti anagrafici.L'opzione è riservata alle lavoratrici donne che hanno raggiunto i requisiti entro il 31/12/2023 e vanno in pensione con il calcolo contributivo. Per tutte si va in pensione con 35 anni di contributi (34 anni, 11 mesi e 6 giorni per le lavoratrici ex Inpdap, FS e Poste), mentre l'età anagrafica varia a seconda della condizione:

  • Caregiver, lavoratrici invalide almeno al 74%: 61 anni d'età senza figli, 60 anni con un figlio e 59 anni con almeno due figli
  • Lavoratrici licenziate o dipendenti di aziende in crisi: 59 anni d’età

Mantenute le finestre mobili di 12 mesi per le dipendenti e di 18 mesi per le autonome. Per il perfezionamento del requisito contributivo sono esclusi i contributi di disoccupazione e malattia.


APE Sociale

Misura prorogata con adeguamento del requisito anagrafico e importo erogato fino a un massimo di €1.500 mensili per i primi 12 mesi di assegno. L’opzione è riservata a lavoratori privi di una pensione diretta in Italia o all’estero, in particolari situazioni soggettive e/o appartenenti ad alcune specifiche categorie:

  • lavoratori disoccupati (a seguito di licenziamento, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale), o a seguito della scadenza di un contratto a tempo determinato, ma con almeno 18 mensilità nei 3 anni precedenti;
  • lavoratori occupati che assistono da almeno 6 mesi il coniuge, l’unito civilmente o un parente convivente di I grado con handicap grave o di II grado se senza familiari in grado di assisterlo;
  • lavoratori invalidi civili con invalidità almeno al 74%;
  • lavoratori impiegati in lavori gravosi per almeno 6 anni negli ultimi 7, oppure 7 negli ultimi 10 antecedenti la decorrenza della pensione.

Si va in pensione a 63 anni e 5 mesi d’età con:

  • 30 anni di contributi (disoccupati, caregiver, invalidi oltre il 74%);
  • 36 anni di contributi per lavori gravosi;
  • 32 anni di contributi per gli operai edili (CCNL Edilizia e Affini).

È necessario maturare i requisiti entro il 31/12/2024. Le domande vanno presentate entro il 31 marzo o il 15 luglio e comunque non oltre il 30 novembre. Per le donne il requisito contributivo è ridotto di 12 mesi per ogni figlio, con il limite massimo di 2 anni.

Pensione di vecchiaia

Fino a tutto il 2026 (Decreto MEF del 18/07/2023, in GU n.243 del 17/10/2023), si va in pensione con 67 anni di età e 20 anni di contributi. Nel calcolo contributivo la soglia di accesso della pensione è stato ridotto a 1 volta l’importo dell’assegno sociale. In alternativa, a prescindere dall'importo soglia, si va in pensione a 71 anni di età e 5 anni di contribuzione effettiva.


Pensione anticipata

Misura standard per la quale resta congelato l’adeguamento dell’aspettativa di vita dei requisiti fino al 31/12/2026 (Legge n.26 del 28/03/2019, in GU n.75 del 29/03/2019).

Con il calcolo retributivo/misto si va in pensione a prescindere dall’età anagrafica con 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini, 41 anni e 10 mesi per le donne e 41 anni per i lavoratori precoci, ma con finestra mobile di 3 mesi.

Con il calcolo contributivo, si va in pensione sempre con 64 anni d'età e 20 anni di contributi, ma anche qui è stata introdotta una finestra mobile di 3 mesi, nonchè portata a 3 la soglia di accesso parametrata all'importo dell'assegno sociale (per le donne: 2,8 con un figlio e 2,6 con due o più figli).