Una vertenza che si protrae da oltre 10 anni tra mancati accordi, voltafaccia, pressioni e vane promesse
Festività infrasettimanali nelle IPAB, Bernini: “Naufraga la negoziazione”
Il segretario FP CGIL Treviso: “Dove possibile continueremo sulla via della trattativa, dove impossibile andremo in tribunale”
“Rischia di fallire la trattativa provinciale per il riconoscimento delle festività infrasettimanali ai lavoratori turnisti delle IPAB della Marca, troppi i muri al dialogo, deprimente la strumentalizzazione portata avanti con vane promesse, vessatorio l’atteggiamento della Regione Veneto”. Durissimo Ivan Bernini, segretario generale FP CGIL di Treviso, che, preso atto dell’impossibilità di arrivare a un accordo territoriale, si dice pronto a negoziare con le strutture che lo vogliano e a dare battaglia legale lì dove necessario”.
“Nel 2004 - ripercorre la vicenda il segretario generale FP CGIL di Treviso -, a fronte di una interpretazione di parte datoriale e in seguito a vertenze per la gran parte ricettate dei tribunali in altre parti del Paese, a Treviso i Sindacati giungevano a un accordo conciliativo con l’ISRAA e con la gran parte delle IPAB della provincia. L’intesa riconosceva il recupero compensativo a quei lavoratori turnisti che lavoravano durante le festività infrasettimanali. E in seguito alle mobilitazioni promosse da CGIL CISL UIL, anche la Regione Veneto si assunse l’impegno a risolvere la questione, salvo poi fare retromarcia”.
“Accordi e impegni presi dopo poco rimangiati: chi optò per recuperare le somme e chi, per tutelarsi rispetto all’intervento della Procura della Corte dei Conti e sotto la pressione della Guardia di Finanza, mise in mora i lavoratori. Così - aggiunge Ivan Bernini -, a distanza di anni, come parti sociali abbiamo proposto un accordo a livello provinciale, per evitare il danno erariale alle strutture, per riconoscere il recupero compensativo delle festività lavorate come diritto, e per escludere la compensazione monetaria bensì identificare soluzioni diverse. E invece nulla di tutto questo - si rammarica Bernini -. Mentre dallo scorso luglio a oggi, quasi tutte le strutture nella provincia hanno fatto recapitare ai loro dipendenti la richiesta di recupero delle somme, la CGIL ha chiesto di attivare un tavolo territoriale. Abbiamo fatto ciò che competeva al Sindacato - sottolinea Bernini -, dialogare e cercare un accordo condiviso che tenesse dentro diritti individuali, legalità, equità e interessi collettivi. Ma se da una parte ci siamo scontrati con l’intransigenza di dirigenti con scarsa capacità di negoziazione, dall’altra anche dentro il mondo sindacale c’è chi ha strumentalizzato la partita, e per non dare battaglia alla Regione, che è la vera responsabile di questa situazione e la stessa che oggi intima ai direttori di procedere con il recupero, si mette di traverso anche negli enti dove si sta cercando la mediazione, andando così contro il territorio e scaricando la contraddizione sui lavoratori ai quali, peraltro, si promettono vertenze a costo zero”.
“Noi, invece, non ci fermiamo - tuona Bernini -. Su mandato dei lavoratori, tenteremo, dove possibile, di arrivare a una transazione che eviti il recupero monetario e stabilisca l’interruzione del recupero laddove intervenisse il contratto. Dove, invece, non ci fosse la volontà dei vertici di mediare, ricorreremo al giudice del lavoro. Con la consapevolezza e lealtà nei confronti di chi rappresentiamo che le vertenze sin qui condotte, anche per l’intransigenza della Corte dei Conti, non hanno avuto buon esito. Certo è che coloro che decideranno di non negoziare su questa partita non potranno poi pretendere un diverso metodo su altre questioni contrattuali dalla dubbia applicazione”.
Treviso, 28 settembre 2017
Ufficio Stampa
Bernini Ivan
Segretario Generale FP CGIL TREVISO