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OOSS e RSU: «Assunzione di personale per le medicine o sarà stato di agitazione»

Comunicati Fp - 20/03/2017

COMUNICATO STAMPA UNITARIO

 

CGIL, CISL e UIL Funzione Pubblica: «Basta col rimpallo di responsabilità, a farne le spese dipendenti e utenza»

OOSS e RSU: «Assunzione di personale per le medicine o sarà stato di agitazione»

I sindacati denunciano la situazione di sofferenza e carenza di personale nelle aree internistiche dei plessi ospedalieri di Castelfranco e Montebelluna: «Tempi di lavoro estenuanti che mettono a rischio l’assistenza stessa ai pazienti, così non si può andare avanti»

 

Da tempo le rappresentanze sindacali hanno aperto una vertenza per l’integrazione del personale nelle aree delle medicine degli ospedali di Castelfranco Veneto e Montebelluna. «Dopo mesi di colloqui e pressioni si è ancora ad un sostanziale nulla di fatto, il tempo è scaduto si va verso la mobilitazione dei lavoratori».

«La Regione impone, col DGR 610/2014, una media di 195 minuti di assistenza minimi a paziente, a Castelfranco e Montebelluna ci avviciniamo ai 140» denunciano le sigle di categoria e le rappresentanze sindacali unitarie, che aggiungono «i lavoratori non riescono a garantire una buona assistenza, in otto ore a volte non riescono neppure a fare una pausa di pochi minuti».

Il problema non riguarda soltanto i lavoratori e il loro benessere psicofisico, minato da carichi di lavoro ritenuti smisurati dalle stesse tabelle della legge regionale in materia. «A rischio è la qualità stessa dell’assistenza e dunque la salute dei pazienti - sottolineano Enrico Baldin (FP Cgil), Samanta Grossi (Cisl FP), Florio Michielin (Uil FPL) e Federico Borin (RSU) -, perché con tale aggravio di attività e tali livelli di stress, oltre ad avere difficoltà a rispondere in tempi ragionevoli alle esigenze dei degenti, viene a mancare la lucidità nel compiere azioni che richiedono tempi adeguati ed estrema attenzione, come la somministrazione della terapia farmacologica. Non può bastare il grande senso di responsabilità e la passione dei dipendenti che continuano a rinunciare ai riposi, alle ferie e a sforare sistematicamente il termine dell’orario di lavoro».

Le rappresentanze sindacali lamentano una situazione che si configura sempre più grave, una vera bomba pronta ad esplodere. «La direzione scarica le responsabilità sui limiti alle assunzioni posti dalla Regione Veneto, la Regione a sua volta sui tagli alla spesa sanitaria imposti dal Governo. Basta rimbalzi, di questo passo, in assenza di risposte concrete e tempi certi - promettono i Sindacati -, si andrà verso la mobilitazione dei lavoratori».

Treviso, 20 marzo 2017

Ufficio Stampa


Bernini Ivan
Segretario Generale FP CGIL TREVISO