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Cup Ulss 2, Casarin: “Attendiamo garanzie occupazionali per tutti i 208 assunti”

Comunicati Fp - 25/02/2017

COMUNICATO STAMPA 

 

Dopo l’attacco di Benazzi, la FP CGIL non molla i lavoratori Cup: “L’assemblea si farà”. L’invito: auspichiamo la presenza di tutte le rappresentanze sindacali
Casarin: “Attendiamo garanzie occupazionali per tutti i 208 assunti”
L’avvertimento di Bernini: “Senza certificazioni rassicuranti la mobilitazione si sposterà a palazzo Balbi e coinvolgerà anche altri lavoratori dei servizi appaltati del Veneto”

 

“208 sono i lavoratori oggi impiegati nel servizio, dato inconfutabile. Dentro un quadro di trattativa e di pressione, il nostro impegno vedrà il tentativo di garantire la piena occupazione, senza escludere nessuno, tantomeno aderire a una logica di lavoratori di serie a e b”. All’indomani del duro quanto disperato attacco lanciato dal dg Benazzi, non tentenna e non arretra di un millimetro la Funzione Pubblica CGIL di Treviso, che ribadisce la volontà di salvaguardare posti di lavoro e reddito nonché il servizio erogato all’utenza.

“Mentre la direzione ULSS ne conta 147, secondo l’elenco di Cento Orizzonti – la coop che ha gestito finora il servizio - ad oggi sono 208 i lavoratori impiegati – ribadisce Marta Casarin della FP CGIL di Treviso -. Non vorremmo che il dg prendesse in considerazione solo gli assunti fino al 2014, quando emersero le carenze di personale che incrinavano gravemente l’erogazione del servizio Cup, e non gli assunti da quel momento in poi. Tutti i lavoratori sono uguali e hanno il diritto di vedersi riconfermato il posto – tuona Marta Casarin -, per noi non esistono lavoratori di serie a e b. Anche gli assunti a tempo determinato vanno considerati in questa complicata partita. Anche perché – sottolinea la Casarin – sono dipendenti necessari a mantenere inalterato il servizio all’utenza che altrimenti vedrebbe, inevitabilmente, un arretramento”.

 “L’assemblea in programma – spiega Casarin – ha anche l’obiettivo di coinvolgere nel disagio dei lavoratori i trevigiani. Si sta giocando anche sulla loro pelle. Su questo fronte confidiamo, allora, di ritrovare una linea comune con tutte le parti sindacali e chiediamo loro di essere presenti al momento collegiale come erano presenti al tavolo della trattativa, dove i numeri sono emersi con tutta la loro gravità e smentiti da nessuno”.

 “Il balletto dei numeri non fa bene a nessuno – aggiunge in conclusione Ivan Bernini, segretario generale FP CGIL Treviso -, in particolare ai lavoratori. Oltre all’annunciata volontà di Benazzi di salvare i posti di lavoro, per la prossima settimana noi attendiamo riscontri e garanzie certificate, in caso contrario batteremo alla porta del governatore Zaia organizzando di fronte a palazzo Balbi a Venezia un presidio che non coinvolgerà solo i lavoratori del Cup ma tutti i lavoratori delle coop in appalto, perché questi casi riguardano tanti servizi pubblici e coinvolgono direttamente migliaia di veneti”.

 

Treviso, 25 febbraio 2017

Ufficio Stampa


Casarin Marta
FP CGIL Treviso

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