COMUNICATO STAMPA UNITARIO
Treviso, 16 febbraio 2017
Assistenza ai bambini disabili nelle scuole del territorio della ex Ulss 7, la cooperativa si impegna a pagare gli stipendi arretrati
Partecipata assemblea delle lavoratrici questa mattina a Pieve di Soligo
Versamento entro il 24 febbraio di tutte le pendenze economiche a saldo degli stipendi fermi da novembre 2016, garanzia di un contatto ufficiale della cooperativa per le relazioni sindacali, rispetto del CCNL, versamento del TFR ai Fondi Pensione, correzione delle inesattezze sulle buste paga. Sono gli impegni formali assunti dalla cooperativa Progetto Vita - che ha in appalto dalla Ulss 2 l'assistenza ai bambini disabili nelle scuole della Sinistra Piave, nonché i servizi di assistenza sociale, domiciliare e amministrativi per alcuni comuni trevigiani - durante l’incontro fra parti sindacali, dirigenza Ulss 2 e vertici della cooperativa, svoltosi mercoledì pomeriggio in prefettura a Treviso.
L’esito dell’incontro è stato illustrato questa mattina nella sala riunioni 1 della ex Ulss 7 di Pieve di Soligo alle 130 lavoratrici della cooperativa, nel corso di una partecipata assemblea convocata da Fisascat Cisl Belluno Treviso e Funzione Pubblica Cgil Treviso.
L’assemblea ha deliberato il mantenimento dello stato di agitazione aperto nei giorni scorsi. “Per adesso niente sciopero - spiegano Claudia Carafiglia della Fisascat Cisl Belluno Treviso e Alberto Lopin della Cgil Fp Treviso -, che però sarà tempestivo nel caso in cui gli impegni assunti di fronte ad Azienda Ulss e Comuni, immediati e futuri, non vengano rispettati. Inoltre, se la situazione non dovesse normalizzarsi, oltre allo sciopero chiederemo alla committenza, che davanti al Prefetto ha espresso la disponibilità in tal senso, la rescissione del contratto di appalto con la cooperativa Progetto Vita a causa della reiterata grave inadempienza”.
Le operatrici avanzano 4 mensilità di stipendio, e da diversi mesi le organizzazioni sindacali denunciano la mancanza dei versamenti del Tfr ai Fondi pensione, errori nel calcolo delle buste paga e gravi distorsioni nell’applicazione del CCNL.
Uffici Stampa