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Sanità pubblica, Bernini: “Sistema che funziona”

Comunicati Fp - 05/04/2016

La FP CGIL di Treviso: “Basta con i cambi di programmazione. La Sanità risponda esclusivamente ai bisogni del territorio e a logiche di buona organizzazione”
Sanità pubblica, Bernini: “Sistema che funziona”
Il segretario generale Ivan Bernini: “Priorità politico-amministrativa ed economica è conservare e migliorare il sistema socio-sanitario del territorio, patrimonio di competenze e motore di sviluppo”

 

“Ogni tanto, in tempi di attacco generalizzato al pubblico e ai lavoratori, emergono anche le cose positive. In barba a coloro che spingono verso le privatizzazioni o che lamentano la mancata corrispondenza tra contributo fiscale versato e servizi erogati, sebbene migliorabile e implementabile, il Servizio Sanitario Pubblico a Treviso funziona - afferma Ivan Bernini, segretario generale FP CGIL di Treviso”.

“Il Direttore Generale delle Ulss trevigiane dimostra di essere consapevole di avere tra le mani un “gioiello” che può sviluppare ulteriori potenzialità. Un patrimonio - aggiunge il segretario generale FP CGIL di Treviso - che potrebbe funzionare ancor meglio attraverso una implementazione delle risorse trasferite e la possibilità di riorganizzarle. Chi si trova ad amministrare le tre Aziende Ulss del nostro territorio, parliamo in termini di occupazione, investimenti, sviluppo, anche tecnologico, e servizi di welfare al cittadino, deve essere messo nelle condizioni di farlo al meglio, e chi ci lavora di poterlo fare, senza dover intervenire costantemente in emergenza di mezzi, di personale e di fondi, sviluppando appieno le proprie conoscenze, le proprie abilità e la professionalità maturata attraverso studio e lavoro”.

“Questo anche a fronte del continuo stillicidio di finanziamenti, operato dai Governi nazionali che si sono succeduti, a discapito di un settore di investimento produttivo che non ha eguali nella coniugazione di diritti di cittadinanza e sviluppo economico. La Regione del Veneto, d’altra parte, con la ricorrente modifica della programmazione socio-sanitaria non aiuta. Una programmazione che - punta il dito Ivan Bernini - non si capisce se risponda al Consiglio regionale, all’Assessorato o al Direttore della Sanità e del Sociale o, ancor più grave, agli umori di singole “lobby” alla ricerca di consenso e di affari. Non si capisce, dunque, se sia ancora ritenuto prioritario portare a termine interventi che concretizzino i bisogni di salute, il potenziamento dei servizi, la costruzione di una rete provinciale ospedaliera e territoriale che migliori l’offerta di salute”.

A Treviso la sanità funziona ma proprio per questo non bisogna arretrare - conclude Bernini - servono azioni coordinate, più personale, più risorse, più organizzazione. Se si devono riconvertire strutture lo si deve fare con un’idea precisa di cosa è utile e del futuro che si vuole creare, e non solo perché mancano le risorse per fare diversamente. La Regione e chi amministra la Sanità pubblica oggi hanno una grande responsabilità: fare in modo che quello che è stato costruito in questi decenni a Treviso non venga perso ma migliorato”.

Treviso, 5 aprile 2016

 

Ufficio Stampa


Bernini Ivan
Segretario Generale FP CGIL TREVISO