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Ospedale di Castelfranco, Bernini: “La Regione faccia chiarezza”

Comunicati Fp - 30/01/2016

Il taglio: meno 150 posti letto dei quali 57 di medicina generale. L’accusa della FP CGIL: sul territorio mancano ancora le strutture intermedie programmate dal 2012
Ospedale di Castelfranco, Bernini: “La Regione faccia chiarezza”
Il segretario generale: “Dall’incontro padovano si evince che il centro oncologico castellano è solo temporaneo”

 

“Smentita la programmazione sanitaria trevigiana che vedeva nell’Ospedale di Castelfranco un nuovo polo di eccellenza per l’oncologia in Veneto. S’abbatte, invece, la scure sui posti letto: meno 150 dei quali 57 per una delle aree nella quale è maggiore la domanda di assistenza, ovvero la Medicina Generale. Questo a chiare lettere è il drammatico quadro che si sta delineando in provincia di Treviso – spiega Ivan Bernini, segretario generale FP CGIL di Treviso, che mette in luce la contraddizione tra le affermazioni dei vertici regionali relativamente al futuro del nosocomio castellano, quale polo oncologico di eccellenza, e il reale indirizzo che sul territorio della Marca sta imbrigliando la Sanità, ovvero quello di tagliare i posti letto ospedalieri senza aver provveduto per tempo, e nel tempo fissato dal PSSR del 2012, ad aver costituito le strutture di assistenza intermedie, i cosiddetti ospedali di comunità”.

 

“Già il fatto che il 30 dicembre scorso siano state modificate con un vero e proprio blitz le schede dell’ospedale di Castelfranco Veneto, travolgendo quanto era previsto dalla Legge Regionale in materia di programmazione socio sanitaria, la dice lunga sulle reali intenzioni di Zaia e Mantoan – continua il segretario FP CGIL di Treviso -. Peraltro il silenzio che accompagna queste operazioni da parte dell’Assessore alla Sanità Veneta Luca Coletto appare alquanto imbarazzante. Gli interventi, infatti, rivelano, a questo punto, che la Legge di Programmazione del giugno 2012 è servita alla Regione solo per vendere fumo – aggiunge Ivan Bernini - non solo non la si è mai applicata ma si continua, come dal 1996 a questa parte, a scrivere atti legislativi per poi operare diversamente”.

“A fronte delle preoccupazioni dei cittadini e dei lavoratori dell’area Castellana rispetto al taglio di 150 posti, dei quali 57 per una delle aree in cui maggiore è la domanda di assistenza, cioè la Medicina Generale, in molti si sono prodigati nel rassicurare che ne sarebbero arrivati altrettanti dall’Istituto Oncologico Veneto e che l’ospedale sarebbe presto diventato un’eccellenza nell’ambito oncologico. Il vero disegno esce però dall’incontro tra l’Università di Padova, i Direttori Generali di Azienda Ospedaliera, ULSS 16 Padovana e IOV Padova, con lo stesso Segretario Regionale alla Sanità e al sociale Domenico Mantoan, avvenuto nella giornata di ieri all’aula Morgagni di Padova – riporta Bernini – “la base di partenza è che riteniamo l’esperienza di Castelfranco temporanea, in attesa della costituzione del nuovo ospedale padovano che ingloberà lo IOV”.”

“Sostanzialmente si tagliano 150 posti letto dall’ospedale di Castelfranco, e peraltro non si scrive contestualmente dove vanno, considerando che Montebelluna non è in grado di accogliere ulteriori posti letto. Basta menzogne: sul futuro della struttura, relativi dipendenti e sull’assistenza sul territorio si dica la verità – tuona Bernini –. La Regione si assuma la responsabilità di aver prima ipotecato soldi pubblici con il Progetto di Finanza (per i quale l’Azienda Ulss 8 paga 47milioni di euro annui di canone all’AHS), poi di aver detto ai castellani che si sarebbe fatta un’eccellenza oncologica (anche se le schede parlano invece di struttura di rete perché lo IOV non scompare), e adesso che l’esperienza sarà temporanea”.

 

Treviso, 30 gennaio 2016

 

Ufficio Stampa


Bernini Ivan
Segretario Generale FP CGIL TREVISO