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CCIAA, Bernini: “Così si va verso lo smantellamento”

Comunicati Fp - 25/01/2016

 

Appello della FP CGIL di Treviso a Parlamentari e alle associazioni di categoria trevigiane per bloccare e riscrivere il testo di riforma delle Camere di Commercio. A rischio 40n posti di lavoro
CCIAA, Bernini: “Così si va verso lo smantellamento”
Il segretario generale: “Le razionalizzazione della spesa e l’efficientamento del sistema è già in atto, i tagli previsti ridurranno drammaticamente il personale peggiorando i servizi sul territorio”

 

“Tra riformare e smantellare c’è una bella differenza. Non vorremmo che, dopo l’esperienza fallimentare e caotica che ha interessato l’Ente Provincia, dove per rincorrere il consenso generale si sono disposti interventi sui quali lo stesso Governo ha smentito la riforma Delrio, generando più danni che benefici, si ripetesse la stessa esperienza sul sistema camerale”. Commenta così Ivan Bernini, segretario generale FP CGIL di Treviso, il testo di legge di riforma delle CCIAA in approvazione in Parlemanto.

“Tanto il Sindacato che le Associazioni facenti parte del sistema camerale hanno fatto presente che non sussiste nessun ostacolo all’efficientemento dei servizi, tant’è che fin dal 2012, quando sono usciti i provvedimenti della spending review, la discussione sugli interventi possibili e utili ha visto un accelerazione sui percorsi realizzabili. Ne è riprova che il sistema camerale ha provveduto tra l’altro ad avviare quel percorso di unificazione interprovinciale tra Treviso e Belluno – ha spiegato il segretario generale FP CGIL di Treviso -. Se dovesse passare il testo di riforma attualmente in discussione avremo, nella sostanza, un progressivo smantellamento degli Enti Camerali con ripercussioni sul tessuto occupazionale e un impatto pesante sul tessuto delle piccole e medie imprese trevigiane. Da un lato – continua Ivan Bernini - il testo propone una riduzione del finanziamento alle CCIAA, oggi già ridotto del 40%, con un ulteriore dimezzamento nel 2017, dall’altro prevede l’obbligo alla riduzione del personale per un 15% entro 180 giorni, che per le province di Treviso e Belluno interesserebbe circa 22 lavoratori, per salire al 25% al termine degli accorpamenti: che vuol dire 40 lavoratori, un numero pari a tutto il personale impiegato attualmente a Belluno”.

“Il Ministro Madia afferma che quel personale sarà ricollocato – aggiunge Bernini - francamente appare superficialmente ottimista considerato che a oggi non sono stati ancora ricollocati i dipendenti delle Province dichiarati in esubero. A questi vanno aggiunti una cinquantina di lavoratori che tra Società Partecipate (T2i già accorpata con Verona e Treviso Glocal) e servizi esternalizzati attualmente sono impiegati e sono oggetto non di riordino ma di soppressione. Appare pertanto francamente immotivata una forzatura di questo tipo considerando gli interventi che gli Enti Camerali stanno facendo per autoriformarsi”.

“Continuiamo a ritenere che tra revisione della spesa, ottimizzandola e rendendola efficiente nell’ottica di miglioramento dei servizi, smantellamento dei servizi corra una grande differenza. Chiamiamo le cose con il loro nome – tuona Bernini - qui si sta tagliando su servizi e lavoro. Non è di questo che c’è bisogno. Anche per questo decideremo con i lavoratori le diverse iniziative da assumere ma auspichiamo che Parlamentari e categorie di rappresentanza facciano la loro parte per modificare il testo in discussione”.

 

 

Treviso, 25 gennaio 2016

 

Ufficio Stampa

 


Bernini Ivan
Segretario Generale FP CGIL TREVISO