COMUNICATO STAMPA
L’attacco della FP CGIL di Treviso: “Decisione frettolosa che non contempla criticità del territorio e non ha preso in considerazione l’appello dei Sindaci trevigiani”
ULSS unica trevigiana, Bernini: “Prima i veneti, ultimi i trevigiani”
Il segretario generale, Ivan Bernini: “Le scelte di Zaia penalizzano la sua terra”
“Che la tanto sbandierata "nuova riforma epocale" targata Zaia fosse un pasticcio lo avevano capito tutti. Più che un atto da riformatore si può considerare quello del presidente della Regione da avventuriero. Un’avventura che costa cara prima di tutto proprio ai trevigiani”. Duro il commento di Ivan Bernini, segretario generale FP CGIL di Treviso, un minuto dopo la notizia della costituzione dell’Ulss unica provinciale di Treviso.
“Ancor prima di rendere minimamente attuata l’altra "riforma epocale", quel Piano Socio Sanitario Regionale che a questo punto viene lasciato nel cassetto, il Presidente si è avventurato in un intervento incisivo e complesso senza una seria fase di discussione e preparazione puntale. Una decisione, forse per orgoglio – dice piccato il segretario generale FP CGIL di Treviso –, presa incurante delle criticità che il sistema sanitario veneto e trevigiano sta vivendo e senza tener minimamente conto dell’appello giunto dai Sindaci, in particolare quelli della sua Marca, volto a costruire un percorso e un processo di trasformazione non calato dall’alto ma che veramente rispondesse ai bisogni del nostro territorio. Il governo della Regione è andato avanti ugualmente senza sentire ragioni – continua Ivan Bernini - sbandierando che sono state attivate 100 medicine di gruppo, aperte 24 ore su 24. Invece, dobbiamo poi tutti correre al Pronto Soccorso visto che quelle 100 medicine di gruppo non si trovano, perché non ancora realmente presenti”.
“Oggi l’ennesimo capolavoro, ma solo di immagine – tuona Bernini - mentre altrove si fanno operazioni graduate, come a Vicenza e Venezia, è a Treviso, nella sua terra, che, dopo aver progressivamente visto sempre meno trasferimenti da parte della Regione, ora si costituisce l’Ulss unica provinciale. A meno che non pensiamo di paragonare la nostra provincia a quelle di Rovigo e Belluno, dove il numero di abitanti è notevolmente inferiore, non si capisce la ragione di far pagare ai trevigiani, alla sua gente, il prezzo più caro. Sarà veramente governabile e vicino ai cittadini questo nuovo assetto della governance della Sanità – si interroga Bernini – e quando si vedranno i tanto annunciati risparmi di sistema?”
“Al nuovo Direttore Generale, al quale spetterà un compito gravoso, facciamo i nostri migliori auguri di buon lavoro e sappia – conclude Bernini - che se ce ne fosse bisogno, nella CGIL troverà sempre un interlocutore disponibile ad affrontare le questione nel merito per migliorare i bisogni di salute della popolazione”.
Treviso, 30 dicembre 2015
Ufficio Stampa
Bernini Ivan
Segretario Generale FP CGIL TREVISO