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Provincia rianimata, Bernini: "Restiamo con i piedi per terra"

Comunicati Fp - 24/09/2015

COMUNICATO STAMPA

 

Allarme della Funzione Pubblica CGIL: "Bene il riordino delle funzioni ma con questa Legge di Stabilità il rischio è la paralisi del reclutamento di personale del sistema delle autonomie".
Provincia rianimata, Bernini: "Restiamo con i piedi per terra".
Il segretario generale: "I nodi critici di una riforma pasticciata sin dall'inizio rischiano comunque di ricadere su tutta la filiera del sistema delle autonomie. I parlamentari trevigiani intervengano".

"È sempre più evidente il caos rispetto all'attuazione della riforma delle Province che, com'è oramai è chiaro a tutti, investe l'intero sistema delle autonomie locali, con effetti che si scaricano su lavoratori e cittadini. Per questo non è il caso di cantar vittoria bensì di mantenere i piedi ben ancorati a terra e vedere l'evoluzione della situazione in Veneto e, in particolare nella provincia di Treviso, governata ancora da una Giunta eletta, e non più così stabile". Chiama alla cautela Ivan Bernini, segretario generale FP CGIL di Treviso, che in seguito alle posizioni assunte dalla Regione Veneto si dice comunque soddisfatto. La palla secondo Bernini ora rimbalza in Parlamento dove "si dovrebbe mettere mano alla Legge di Stabilità e ridare alle Autonomie locali capacità di azione".

"Sia per quanto attiene all'occupazione sia per quanto riguarda l'effettivo mantenimento dei servizi – dice il segretario generale della FP CGIL di Treviso - ci sembra di capire che le possibili soluzioni di riordino sulle quali sta operando la Regione Veneto, potranno dare respiro alle criticità immediate, ma limitatamente e fino al 2016. Come continuiamo a ripetere da lungo periodo - spiega Ivan Bernini - se non si andranno a modificare i tagli previsti nella Legge di Stabilità e l'eliminazione del limite del 50% alla spesa del personale, si vanifica qualsiasi intervento, anche quelli positivi assunti in Veneto".

"Va ancora chiarito cosa finanzieranno i 28milioni di euro per il 2015 e i 40milioni di euro per il 2016 messi sul piatto dalla Regione – continua Bernini - in altri termini, se serviranno a coprire solo gli stipendi o anche i costi di funzionamento dei servizi.
Non è questione di lana caprina – ironizza Bernini – considerando poi che tali risorse dovrebbero salvaguardare i lavoratori occupati a tempo indeterminato ma non i dipendenti che oggi, con un contratto a termine, comunque garantiscono il funzionamento dei servizi al cittadino".

"A Treviso – sottolinea Bernini - rischiamo, inoltre, di vivere un paradosso che coinvolgerà l'Ente Provincia e i Comuni del territorio: ovvero di passare dalla dichiarazione di esuberi alla carenza di personale, tanto più se le funzioni non fondamentali verranno attribuite dalla Regione alla Provincia, e di bloccare così anche tutte le procedure di mobilità che i Comuni devono obbligatoriamente utilizzare "pescando" dagli esuberi dell'Ente.
Permane, infatti, il blocco totale alle assunzioni per le Province e l'obbligo di reclutare il personale dagli esuberi per i Comuni.
In altre parole – sintetizza Bernini - completa paralisi del reclutamento di personale per tutti i soggetti del sistema delle autonomie".

"Ai parlamentari Veneti – conclude Bernini - chiediamo l'onestà di riconoscere il caos ingenerato e di intervenire di conseguenza spingendo perché in Parlamento si facciano scelte responsabili e coerenti. A volte fare le cose per bene, partendo dalla testa e non dalla coda, è più semplice che farle male".


Bernini Ivan
Segretario Generale FP CGIL TREVISO