Dalla Funzione Pubblica CGIL di Treviso arriva un secco no alla settimana varata da Contarina “una scelta – tuona Marta Casarin, segretaria generale della Federazione Sindacale di categoria – non condivisibile e non condivisa con RSU e Organizzazioni sindacali”.
“Questa non è un’opzione ragionevole tantomeno una forma di welfare per i lavoratori e le lavoratrici – spiega la segretaria generale FP CGIL di Treviso –, è meramente uno stratagemma posto dall’utility a danno dei dipendenti per far fronte all’innegabile carenza di personale. Vista la particolare tipologia di mansione, non possiamo, infatti, trovarci per nulla in accordo a una progettualità organizzativa che vada oltre le 9 ore di lavoro giornaliero. Quello degli addetti alla raccolta differenziata è a tutti gli effetti un lavoro usurante, e ne è la riprova l’alto numero di malattie professionali riguardanti l’apparato muscolo-scheletrico che registriamo, in particolare per i lavoratori più anziani in servizio o quelle che vengono denunciate dopo il pensionamento”. Continua Marta Casarin “anche questo aspetto di malessere contribuisce alle fuoriuscite di personale. La sperimentazione portata avanti da Contarina pare poi aver coinvolto le aree cosiddette a lunga percorrenza, ovvero più lontane da raggiungere sul territorio e con meno svuotamenti. Va da sé che in aree densamente residenziali l’impatto sulla salute potrebbe essere maggiore con un carico giornaliero di ore più elevato. Il rischio, inoltre, è che si costringano i dipendenti a fare straordinari e dunque a lavorare comunque settimanalmente 5 giorni. O forse è proprio questo che si vuole al fine di ovviare all’insufficienza di organico”.
“Questa non si può allora minimamente configurare come forma di welfare, anzi nell’azienda, che ricordiamo essere dei Comuni, manca un vero piano collettivo di welfare che dia valore al lavoro e sia basato sulla sostenibilità – aggiunge Casarin –. Infine, incomprensibile come possa essere anche camuffata da beneficio ambientale una scelta che troviamo al limite dell’irresponsabile”.
“Chiediamo – conclude la segretaria generale della FP CGIL di Treviso – un urgente incontro con i vertici di Contarina per fare il punto”.
Ufficio Stampa