La CGIL soddisfatta per l’adesione a doppia cifra allo sciopero
La segretaria della Funzione Pubblica Marta Casarin: “Abbiamo lanciato un segnale forte e importante. I lavoratori e le lavoratrici hanno detto basta scioperando e manifestando compatti a Padova”
In migliaia da tutta la regione si sono riversati a Padova alla manifestazione promossa da CGIL e UIL alla quale hanno aderito le Sigle sindacali dei lavoratori del pubblico impiego, dei trasporti, della scuola. Tra i manifestanti nel capoluogo patavino la segretaria generale della FP CGIL di Treviso che numeri alla mano snocciola le stime dell’adesione allo sciopero nella Marca, con grande soddisfazione: “Era da anni che non registravamo una risposta di partecipazione alla mobilitazione così importante, tenendo presente che è indetta da due delle tre confederazioni maggiormente rappresentative”.
Adesione a due cifre, dunque, non da poco per il pubblico impiego che ha vissuto l’ultimo sciopero generale nel 2021 con un’adesione complessiva del 4%. “I Comuni hanno raggiunto punti di adesione del l’80%, come a Possagno - snocciola le cifre la segretaria generale Marta Casarin -, bene anche a Meduna di Livenza con il 65% e a Caerano di San Marco con il 42%, Cornuda il 25%, Castelfranco Veneto, Montebelluna e Mogliano attorno al 12%. Il capoluogo della Marca vede scioperare il 15% dell’organico, come l’ente Provincia. E poi l’Inail con il 25% e la Camera di Commercio di Treviso al 18%. Da segnalare che ha incrociato le braccia il 61% dei lavoratori dell’asilo di Castelfranco e il 54% della rsa di Colle Umberto, appartenenti entrambi al Gruppo Codes. Ancora, alla rsa Opere Pie Onigo di Pederobba si è arrivati al 23% di adesione mentre al 10% al Cesana Malanotti di Vittorio Veneto”.
“Oltre 400 sono i dipendenti dell’azienda sanitaria locale che hanno preso parte all’astensione - ha continuato Marta Casarin ricordando che i lavoratori specialmente della sanità, come delle strutture per anziani e in parte anche degli enti locali, sono soggetti alla precettazione al fine di non interrompere il servizio pubblico essenziale -”.
“Siamo molto soddisfatti - conclude Casarin -, i lavoratori e le lavoratrici trevigiane hanno dato un segnale importante, hanno detto basta. C’è chi ha ostacolato l’adesione e chi avrà da ridire, poco conta, il risultato in termini sindacali e di protesta di oggi è palpabile quanto, purtroppo, il malessere che quotidianamente stanno vivendo i dipendenti e i professionisti del pubblico impiego e delle PA”.
Ufficio Stampa