Oggi la visita della delegazione nazionale e regionale alla struttura trevigiana
Carcere, FP CGIL: “Migliorabile la sicurezza, scarso personale al Minorile”
Incertezze sul futuro dei servizi educativi, i lavoratori dell’Istituto Penitenziario Minorile lamentano i carichi di lavoro per sopperire alle croniche mancanze di organico
“Quadro gestibile, in particolare grazie all’impegno dei lavoratori e delle lavoratrici, senza grandi criticità ma con evidenti margini di miglioramento in sicurezza, resta invece molto preoccupante la situazione del carcere minorile, cronicamente sotto organico in area pedagogica”. Questa in estrema sintesi la fotografia scattata dalla nutrita delegazione sindacale - composta da Stefano Branchi, coordinatore nazionale FP CGIL Polizia Penitenziaria, Carla Ciavarella, coordinatrice nazionale FP CGIL Direttori degli Istituti Penitenziari, Franca Vanto, segretaria regionale FP CGIL Veneto, e Giampiero Pegoraro, coordinatore regionale FP CGIL Veneto Polizia Penitenziaria, e accompagnata dalla segretaria generale FP CGIL Treviso Marta Casarin - in visita questa mattina alla Casa Circondariale e Istituto Penitenziario di via Santa Bona a Treviso.
“Emerge un quadro sostenibile, retto dalla professionalità e dall’impegno del personale del carcere - hanno dichiarato i membri della delegazione -, non riscontriamo infatti grandi criticità, piuttosto margini di miglioramento per quanto riguarda la sorveglianza e la sicurezza dei lavoratori. Ovvero si vede necessario un investimento sui dispositivi di video sorveglianza, oggi carenti in alcune aree della struttura carceraria, al fine di aumentare i controlli. Nella sezione penale, inoltre, una postazione non garantirebbe sufficientemente la sicurezza del personale e per questo sarà chiesto alla direzione di spostarla e adottare misure adeguate”.
Diversa, invece, la situazione dell’Istituto Penitenziario Minorile. “Pesanti le carenze di organico civile, in particolare per l’area pedagogica, con ripercussioni in termini di carichi di lavoro per il personale - ha sottolineato la delegazione”. “Dopo decenni di lavoro educativo nel costruire progetti di rilievo nazionale in ambito scolastico, socio-sanitario e con il Terzo settore, la scarsa attenzione posta dalla Direzione dell’IPM ha portato a una condizione di criticità nella gestione del servizi e di sofferenza dei lavoratori e lavoratrici, gettando grande insicurezza sul prossimo futuro. Chiediamo, inoltre, anche di migliorare la comunicazione tra il carcere e la rete territoriale delle sedi periferiche - conclude Casarin”.
Ufficio Stampa
Casarin Marta
Segretario Generale FP CGIL Treviso