Casarin vs Sartor: “Divisivo, incapace di interpretare il mondo del lavoro”

Casarin vs Sartor: “Divisivo, incapace di interpretare il mondo del lavoro”
La Funzione Pubblica CGIL risponde al presidente di Confartigianato Treviso: “Posizione inaccettabile e offensiva nei riguardi dei lavoratori pubblici”

“Eroi senza facoltà di parole. L’inaccettabile posizione espressa dal signor Sartor è profondamente irrispettosa nei confronti di quei lavoratori che da sempre garantiscono i servizi essenziali ai cittadini e che in questo annus horribilis hanno dato e stanno dando tutto il loro impegno con grandissima professionalità e senso di responsabilità, anche in un giorno di protesta più che legittima. I lavoratori non si possono imbavagliare”. Marta Casarin, segretaria generale della FP CGIL di Treviso, torna al mittente il giudizio arrivato ieri dal presidente di Confartigianato Treviso Vendemiano Sartor relativamente allo sciopero del Pubblico Impiego promosso dalle Sigle di categoria di CGIL, CISL e UIL.

“Sartor è oltremodo offensivo, si riempie la bocca di critiche ma probabilmente non sa di cosa parla – attacca Marta Casarin –. Quello allo sciopero è un diritto costituzionale e nel Pubblico Impiego lo sanno tutti che non vengono a mancare i servizi di base. Infatti, nella giornata di ieri sono stati garantiti e non si sono verificati problemi. Confidiamo che quella del presidente degli artigiani sia una posizione esclusivamente personale perché a contrario della mobilitazione dei lavoratori, rivolta al Governo, queste parole sono inequivocabilmente arroganti e divisive del mondo del lavoro. Un mondo del lavoro – sottolinea la Casarin – che chiede oggi più che mai coesione e solidarietà e forse ormai oltremodo lontano da una certa vecchia guardia fatta di figuri di una storia passata la cui capacità di interpretarlo, tristemente, è inversamente proporzionale alla loro abilità di presenziare sui media”.

“Non si è ancora capito il valore di tante professionalità della Pubblica Amministrazione e quanto in termini di risorse manchi perché le cose funzionino veramente a vantaggio di tutti? Per tutti quei lavoratori della Sanità, infermieri, oss, operatori sanitari, personali amministrativo – conclude la Casarin – servirebbero delle scuse”.

Ufficio Stampa