Intervento di Tiberio Monari
La preoccupazione della FP CGIL Medici di Treviso per la tutela della salute in provincia
L’accordo siglato in Regione lo scorso 15 luglio, per il quale è "ritenuto imprescindibile per assicurare i livelli essenziali delle prestazioni e il proseguimento degli obbiettivi strategici del PSSR 2019/2023 disporre di risorse umane adeguate ai relativi fabbisogni, sia in termini numerici che in termini di competenze..." deve trovare concreta e immediata applicazione.
Questo aspetto vale per il complesso della nostra Sanità, compresi i Pronto Soccorso di cui si parla tanto in questi giorni.
Come medici, infatti, registriamo ormai da troppo tempo una generale crisi dei servizi sanitari, che si trovano ormai a dover affrontare una grave carenza di organico, tale da non poter rispondere adeguatamente ai bisogni di salute della popolazione trevigiana.
Parliamo, per citarne uno, del SERD, la salute mentale dell'adulto e dell'infanzia, che necessitano con urgenza non solo di medici e psicologi ma anche di assistenti sociali, infermieri, educatori, oss.
Sono allora assolutamente non condivisibili certe soluzioni tampone, come l'apertura del Pronto Socorso privato, che non affrontano il problema alla radice ma distolgono, se non sottraggono, risorse dalla Sanità pubblica.
È, invece, necessaria più che mai un’analisi dei bisogni e delle carenze del sistema che porti a una programmazione dei posti nelle specializzazioni mediche, a un potenziamento dei servizi del territorio e della medicina di base, nonchè della prevenzione.
Ufficio Stampa